Carrara, 40enne violenta la figlia per anni: le fotografa il sedere in spiaggia e picchia la compagna
Un uomo di Carrara è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale sulla figlia minorenne. Una brutta storia quella che vede protagonista una 40enne della Val di Magra finito in manette martedì 3 ottobre. Era stata la madre della giovanissima vittima a denunciare l'uomo – dopo averlo lasciato ed essere andata a vivere con l'anziano padre – oltre ai nonni paterni della bimba, ora indagati dalla Procura del Tribunale della Spezia.
Coinvolto anche un medico psichiatra, chiamato in causa quando il 40enne aveva manifestato l'intenzione di togliersi la vita dopo che la vicenda era venuta a galla. Nel 2018 era stata già aperta un’inchiesta poi archiviata perché la figlia aveva ritrattato: stando alla procura perché soggiogata a livello psicologico. Gli abusi sarebbero stati durati almeno quattro anni, dai 9 ai 13 anni della giovanissima.
I nonni e lo specialista devono rispondere di favoreggiamento. Nonostante sapessero della violenza sessuale sulla minore, non hanno mai detto nulla. "Avranno molto da spiegare, ci sono gli audio delle chat di famiglia e gli screenshot", dice l’avvocato Andrea Buondonno, che tutela la bambina, oggi ragazzina, e la madre.
In particolare la madre dell'uomo – venuta a sapere delle intenzioni della nuora – si sarebbe informata sui documenti necessari al figlio per espatriare in Australia. Per questo motivo il giudice delle indagini preliminari Diana Brusacà ha ravvisato ci fosse il pericolo di fuga.
Le attenzioni morbose verso la figlia sarebbero durate fino alla scorsa estate durante le vacanze al mare, il padre in un'occasione avrebbe fotografato il sedere della giovane sdraiata sul lettino a prendere il sole.
Non è tutto. L'uomo è accusato anche di aver maltrattato la ormai ex compagna, anche lei 40enne, soprattutto da quando era rimasta incinta: minacce, schiaffi e pugni sul viso in almeno quattro-cinque episodi, insinuando che avesse relazioni con altri uomini.