Caronia, il volontario che ha trovato resti: “Vigili del fuoco hanno fatto il possibile”
"Hanno fatto del loro meglio, hanno fatto quanto era possibile" in occasione del nuovo sopralluogo nei boschi di Caronia in cerca di altri resti di Gioele Mondello, Giuseppe Di Bello, l'ex carabiniere che ha trovato i resti del bimbo lo scorso 19 agosto, getta acqua sul fuoco delle polemiche. "Non sono un eroe – dice – e non sono un esperto: ho solo capito dalla vegetazione, che quello era un posto meno battuto e mi sono infilato li' trovando Gioele, ho seguito l'istinto. Io amo il bosco, ero anche cacciatore ci vado da quando ero piccolo e non ho paura, il bosco bisogna toccarlo, conoscerlo e rispettarlo". "Inizialmente mi volevano dare una zona dove cercare, ma io mi sono rifiutato, vado dove mi sento di andare, altrimenti non avrei continuato".
Riguardo alla presenza del corpo di Viviana Parisi ai piedi del traliccio nelle immagini dei droni dei Vigili del fuoco, afferma: "Hanno fatto del loro meglio, hanno fatto quanto era possibile. Riguardo le polemiche sulle immagini dei droni analizzate in ritardo, ognuno fai il proprio lavoro, io non giudico mai quello degli altri. Mi ha fatto piacere mi abbia chiamato il padre di Gioele per ringraziarmi, immagino stia soffrendo moltissimo. Le parole del padre di Viviana nei miei confronti non le dimenticherò mai".
Quanto alla possibilità di trovare oggi nove tracce del bimbo, nel bosco, Di Bello è scettico: "Spero trovino qualcosa, ma sicuramente non sarà facile, troppo tempo. È probabile che diverse specie di animali, come la volpe o i suini neri o altri si siano purtroppo contesi il suo corpo e lo abbiano portato lontano. È passato troppo tempo". "Li dove ho trovato Gioele – prosegue – non ho visto tane di animali, ma molta boscaglia, può essere ci sia ancora qualcosa, ma non so se disboscare sia la scelta migliore, si alterano i luoghi. Comunque mi auguro trovino qualcosa".