Caronia, Daniele Mondello: “Viviana mi chiese di andare via, pensava avessi un’amante”
"Nel pomeriggio del 26 giugno scorso – racconta il dj Daniele Mondello – senza nessun motivo apparente, Viviana mi chiede di andare via da casa insieme a Gioele. Disse che dovevamo stare lontani per evitare che succedesse qualcosa a noi, manifestando la sua convinzione che io avessi avuto una storia con una vicina di casa, circostanza questa non veritiera. Era una sua immaginazione". È quanto ha dichiarato Daniele Mondello alla Squadra Mobile all'indomani della fuga da Venetico (Messina) della moglie Viviana Parisi, il 4 agosto scorso, quando la donna era ormai già morta nei boschi di Caronia insieme al loro figlioletto. Le dichiarazioni inedite sono state pubblicate oggi sul settimanale ‘Giallo' a firma di Angela Corica.
La testimonianza di Mondello
"Malgrado la tranquillizzassi – continua Mondello – le sue insistenze mi portavano alla fine a decidere di andare via e di recarmi, insieme a nostro figlio, da mia madre. Quel pomeriggio e la sera non mi sono sentito telefonicamente con Viviana, la quale mi telefonava alle 3 del 27 giugno informandomi di aver ingerito cinque o sei compresse, quelle prescrittele all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, ritengo con intenti autolesionistici".
Quella manciata di pillole
Aveva poi ripreso quelle pillole – come racconta il marito – dopo che lui aveva lasciato la casa coniugale con il bimbo. Un tentativo di farsi del male, forse, oppure un grido di aiuto, un modo per attirare l'attenzione del coniuge e riportarlo a casa insieme al suo amato Gioele. Quale che fossero le intenzioni di Viviana, Daniele torna a casa, ma la serenità sembra ormai perduta.
La mattina del 4 agosto
Due mesi dopo la 43enne ha pianificato l'uscita con il piccolo Gioele, mentendo al marito e non è mai più tornata indietro. Sarà compito della magistratura stabilire cosa accadde nei boschi di Caronia a un centinaio di chilometri da casa, dove Viviana ha cercato rifugio dopo un violento sinistro stradale con un altro veicolo. Nella ricostruzione dei fatti sarà sicuramente rilevante la perizia affidata allo psichiatra e criminologo, Massimo Picozzi, a cui spetta il compito di scattare una fotografia dello stato mentale della 43enne prima della tragica fine. Uno stato che al momento appare caratterizzato da ansia e paranoia. In questa prospettiva, saranno sicuramente utili le informazioni fornite da Mondello all'indomani della scomparsa della moglie e del figlioletto.