Carne e olio dall’estero, birra dalla Lombardia: multa da 9mila euro a un agriturismo nelle Marche

Nel suo agriturismo, situato nei pressi del Monte Conero, in provincia di Ancona, proponeva ai clienti cibo e bevande presentate come tipiche del territorio, sebbene non rispettassero le percentuali minime di ingredienti locali imposte dalla legge. I turisti, ignari, consumavano questi prodotti convinti di assaporare le eccellenze marchigiane, fino a quando i Carabinieri Forestali non hanno effettuato un controllo nell’ambito delle verifiche sulle attività di ristorazione.
Le forze dell’ordine hanno accertato che all’interno della struttura venivano serviti carne di provenienza irlandese, olio extravergine d'oliva di origine europea e birra prodotta in Lombardia, tutti elementi non conformi alla normativa regionale che impone l’utilizzo di una quota minima di materie prime locali. A seguito delle irregolarità riscontrate, al titolare è stata inflitta una multa particolarmente salata.
Ma le violazioni non si limitavano alla sola provenienza dei prodotti. L’indagine ha portato alla luce anche altre criticità, tra cui la mancata esposizione dell’elenco dei fornitori, un obbligo imposto dalla normativa per garantire ai clienti la massima trasparenza sull’origine degli ingredienti. Inoltre, durante i controlli sono emersi dubbi sul rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie previste dalla legge.
Gli accertamenti, condotti alcune settimane fa, hanno portato all’emissione di tre sanzioni amministrative per un totale di 9mila euro. Un colpo non indifferente per il titolare dell’agriturismo, che ora dovrà mettersi in regola se vorrà continuare a operare nel rispetto delle normative vigenti.
Questi controlli rientrano in un’operazione più ampia volta a garantire che gli agriturismi rispettino le norme regionali, offrendo ai consumatori prodotti autentici della filiera locale e operando nel pieno rispetto delle regole igienico-sanitarie e di trasparenza.