Carceri, il 2012 si apre con altri suicidi: un detenuto morto a Torino e uno a Trani
Il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi nelle carceri italiane che, nelle ore a cavallo tra il 2011 e il 2012, hanno assistito ad altre morti che fanno crescere un bilancio di sessanta suicidi registrato a inizio dicembre. Un dato che dimostra quanto i problemi relativi al sovraffollamento delle carceri siano reali e comportino delle condizioni di vita insostenibili per troppi. Le ultime due morti che vanno registrate sono avvenute a Torino e a Trani: il primo detenuto si è tolto la vita impiccandosi nel penitenziario delle Vallette, il secondo è morto a Trani per circostanze ancora da accertare. Inoltre almeno altri due detenuti, uno a Vasto e l’altro a Vigevano, avrebbero tentato di togliersi la vita.
L’emergenza nelle carceri non riguarda solo i detenuti
Constatato che il problema dei suicidi tra i detenuti nelle carceri diventa sempre più attuale e sentito va considerata però anche l’emergenza di quelli che invece stanno dall’altra parte delle sbarre. Secondo i dati dei sindacati di polizia penitenziaria nel 2011 sono stati 66 i detenuti che si sono uccisi e oltre a questi decessi vanno ad aggiungersi anche quelli di ben otto agenti. Dati che rendono con chiarezza quanto sia difficile, se non impossibile, la vita per chiunque nelle carceri italiane. Gli agenti, come i detenuti, sono costretti a passare tante ore della loro giornata in dei luoghi che non potrebbero contenere quel numero di persone, inoltre sono troppo pochi per gestire determinate situazioni. Il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci, in riferimento alle nuove morti nelle carceri ha commentato:
La polizia penitenziaria è sempre più sola nel fronteggiare questo tipo di emergenze e, purtroppo, sempre meno in grado di risolverle. Avremmo voluto che per il 2012 il governo avesse varato misure veramente risolutive, e non i palliativi che lasciano le cose come stanno. Compreso le morti nelle carceri.