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Carcere Pavia, detenuti sequestrano agenti e aprono celle: protesta contro decreto Coronavirus

La paura del contagio da Coronavirus e l’emergenza di queste ore continua a far crescere la tensione nelle carceri. È rivolta presso la Casa Circondariale di Pavia Torre del Gallo, sequestrati e picchiati violentemente due agenti, poi liberati. I detenuti sono riusciti a sottrarre loro le chiavi delle celle e liberare decine di detenuti.
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La paura del contagio da Coronavirus e l'emergenza di queste ore continua a far crescere la tensione nelle carceri. È rivolta presso la Casa Circondariale di Pavia Torre del Gallo, sequestrati due agenti, poi liberati. Uno dei due agenti sarebbe stato liberato dagli stessi carcerati mentre il secondo a seguito di un intervento della polizia penitenziaria. Secondo le prime e frammentarie notizie che trapelano, uno dei due agenti sarebbe il comandante della polizia penitenziaria del carcere Torre del Gallo di Pavia. A comunicarlo, i sindacati Uilpa e Sappe. È stata una giornata difficile per le carceri italiane, dove la rabbia è esplosa anche nelle case circondariali di Poggioreale, a Napoli, di Frosinone, Modena e Foggia.

Cosa è successo al carcere di Pavia

La rivolta dei detenuti presso la Casa Circondariale di Pavia Torre del Gallo ha finito col prendere una piega drammatica. I detenuti hanno preso in ostaggio due agenti di polizia penitenzia, riuscendo quindi a rubare le chiavi delle celle in dotazione agli agenti, liberando così decine di carcerati. I due agenti di polizia sarebbero stati anche picchiati violentemente. La rivolta è iniziata intorno alle 19.30-20. I sindacati Uilpa e Sappe parlano di vera e propria "devastazione" con i carcerati che in questo momento si stanno picchiando tra di loro. Sarebbero in arrivo da San Vittore e Opera, agenti di rinforzo.

I gravi disordini nelle carceri delle altre città

Una giornata di gravi disordini nelle carceri delle altre città. Proteste al carcere di Poggioreale, dove alcuni detenuti sono saliti sui muri del ‘passeggio' in una zona interna al penitenziario. All'esterno, invece, vibranti proteste di numerosi familiari dei detenuti contro la sospensione dei colloqui. Tensione anche a Frosinone dove un centinaio di detenuti, preoccupati dal rischio contagio, hanno chiesto provvedimenti ad hoc, protestando e salendo sulle mura. Disordini anche a Modena dove diversi detenuti si sono barricati dentro la struttura e nella portineria. Il personale del carcere, una ventina di persone fra poliziotti e sanitari, è riuscito a uscire. Due agenti sono rimasti lievemente feriti.

Le parole del capo della Protezione Civile

Intanto, a Che Tempo Che Fa, è intervenuto Angelo Borrelli, il capo della Protezione Civile per dare feedback sulle misure di chiusura: "Io credo che la chiusura abbia fatto effetto. Lo dimostrano i dati relativamente ai contagiati nel perimetro dell'area rossa che non è cresciuto con numeri esponenziali come dalle altre parti. Stiamo lavorando per potenziare le strutture. Ieri abbiamo siglato un contratto che prevede subito la fornitura immediata di 320 respiratori nelle regioni Lombardia, Piemonte e Veneto".

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