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Il carcere in Italia è il peggiore d’Europa. Ecco perché

Istituti di pena italiani pieni di detenuti in attesa di giudizio o reclusi per reati minori (droga). Tanti soldi spesi per l’Amministrazione penitenziaria e nonostante ciò, condizioni di vita vergognose e numerosi suicidi fra le sbarre: è l’impietosa fotografia del sistema carcerario d’Italia scattata dal dossier del Consiglio d’Europa.
A cura di Redazione
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Dietro le sbarre, in Italia, c'è un inferno nell'inferno. Alla pena detentiva si aggiungono altri supplizi, un supplemento di Golgota che rende il nostro Paese fanalino di coda della civiltà, o meglio, portabandiera della vergogna dei diritti civili. Lo dice, anche quest'anno, il Consiglio d'Europa, l'organismo di Strasburgo che sovrintende alla difesa dei diritti umani e che ha pubblicato oggi il rapporto annuale sulle statistiche carcerarie riferito al 2012. In sintesi: il carcere in Italia è il più sovraffollato d'Europa (peggio di noi solo la Serbia) lo è soprattutto di immigrati, soprattutto di detenuti in attesa di giudizio, soprattutto di reclusi per legati alla droga. Il sistema degli istituti di pena in Italia è fra i meno sostenibili economicamente per la collettività (cioè c'è un alto costo pro-detenuto), è quello con meno evasioni ma fra quelli in Europa col maggior numero di suicidi.

Carceri italiane situazione e dati

L'Italia è maglia nera nell'Unione Europa, dice il Consiglio d'Europa, per sovraffollamento nelle carceri: ci sono 145,4 detenuti per 100 posti disponibili, contro una media di 98 su 100. Tra i 28 Paesi dell'Unione europea siamo i peggiori; fra i 47 paesi che fanno parte del Consiglio d'Europa fa peggio di noi solo la Serbia. Oltre che in Italia e Serbia, situazioni drammatiche anche in Belgio, Ungheria e Cipro. Nel 2012, un anno prima della sentenza Torreggiani con cui la Corte di Strasburgo condannava il nostro Paese per il sovraffollamento carcerario,siamo risultati ancora una volta nella top ten di quelli con il maggior numero di detenuti per posti disponibili. In quel momento c'erano 66.271 detenuti e 45.568 posti disponibili.

Quanto si spende per i detenuti in Italia?

I dati del rapporto sulla situazione delle carceri europee diffusi dal Consiglio d'Europa riferiscono che l'Italia ha speso (nel 2012) in media 123,75 euro al giorno per ogni detenuto nel 2011, quasi 7 euro in più rispetto all'anno precedente (116,68 euro). Dallo stesso rapporto emerge anche che tra il 2011 e il 2012 è aumentato il numero di guardie carcerarie, mentre al contempo scendeva il numero di detenuti. Allargando il campo agli altri Paesi Ue si riscontra si spende per ogni detenuto da un minimo di 3 euro in Bulgaria a un massimo di 620 euro in Svezia. Ad esempio Francia nel 2011 sono stati spesi in media 96 euro per detenuto e nel 2012 c'erano 25.082 guardie carcerarie per un totale di 66.704 detenuti. In Germania 26.768 secondini per 69.268 detenuti.

Chi sono i detenuti in Italia? Quanto sono in attesa di giudizio?

Anzitutto, un dato importante quanto emblematico: soltanto lo 0,7 % delle persone in carcere nel nostro Paese è dietro le sbarre per reati legati alla criminalità organizzata (mafia, camorra, ndrangheta eccetera). Il Consiglio d'Europa sottolinea questo elemento, riscontrando che si tratta di una quota fra le più contenute. Un dato che non può non far riflettere: nella patria delle mafie i criminali in carcere sono così pochi? Un altro record tutto italiano è quello che riguarda i detenuti per reati legati al traffico di droga: nel nostro Paese costituiscono il 38,8% del totale dei condannati, contro una media europea del 17,1%. In generale, il furto e il traffico di droga restano i reati per i quali più facilmente si finisce in carcere in Europa, seguiti da rapina e omicidio. L'altro record nient'affatto invidiabile del "Belpaese" è quello relativo ai detenuti stranieri: siamo primi d'Europa con il maggior numero di detenuti stranieri nelle sue carceri. In totale erano 23.773, e rappresentavano quasi il 36% dell'intera popolazione carceraria al momento del dossier Ue. Il 45% era in attesa di giudizio, e quasi il 21% era un cittadino di un altro Stato membro dell'Unione europea. Dopo di noi, la Spagna (23.423), la Germania (19.303), la Francia (13.707) e l'Inghilterra e il Galles (10.861). Dietro le sbarre italiane 12.911 detenuti in attesa di giudizio (di cui 10.717 stranieri). Prima di noi solo da Turchia (32.470) e Ucraina (16.281). Il 20% dei reclusi condannati scontano pene inferiori a un anno, e un quarto di tutti i detenuti è ancora in attesa di una sentenza definitiva; 4,8% (contro una media europea dell'1,9%.) è condannato a più di 20 anni.

Il suicidio in carcere in Italia e i tentativi di evasione

Nelle carceri italiane si suicidano tanti, troppi detenuti. Siamo secondi in Europa per numero di casi del genere, peggio di noi solo la Francia. Nel 2011 si sono suicidate 63 persone. Seguono poi Francia (100), Inghilterra e Galles (57), Germania (53) e Ucraina (48). In quanto a fughe ed evasioni soltanto 5 casi nel 2011. In testa Svizzera, Austria e Francia: è evidentemente un dato legato ai controlli nei permessi d'uscita e al regime di semi libertà.

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