video suggerito
video suggerito
News sui carabinieri arrestati a Piacenza

Carabinieri Piacenza, difesa Falanga: “Soldi vinti al gratta e vinci. Migrante si ferì cadendo”

Giacomo Falanga, uno dei carabinieri arrestati dalla procura di Piacenza e parte di quello che la procura ha definito un sistema criminale all’interno della caserma Levante, si è difeso dalle accuse nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
A cura di Davide Falcioni
308 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Giacomo Falanga, uno dei carabinieri arrestati dalla procura di Piacenza e parte di quello che la procura ha definito un sistema criminale all'interno della caserma Levante, si è difeso dalle accuse nel corso dell'interrogatorio di garanzia. In merito all'ormai celebre fotografia con i soldi in mano accanto a due spacciatori ha detto che si trattava di "una vincita al gratta e vinci 5 anni fa". Quanto al nigeriano pestato "nessuna violenza, una spacconata di Montella. È caduto durante l'inseguimento". Il militare, ha raccontato al termine dell'interrogatorio davanti al Gip il suo legale Daniele Mancini, "ha risposto a tutte le domande e ha fornito tutte le delucidazioni sugli episodi che lo riguardano. Lui ha un tenore di vita normalissimo e nessun indizio che lo colleghi alla droga. È molto provato".

Secondo l'avvocato, quindi, Falanga sarebbe estraneo a ogni addebito. La fotografia nella quale mostra delle banconote con Montella e i due fratelli Daniele e Simone Giardino (entrambi arrestati), "non ha nulla a che vedere con Gomorra. Viene dai social – dice il legale – è del 2016, era su Facebook con tanto di commenti ed è il frutto di una vincita al gratta e vinci". In merito alla vicenda delle presunte torture subite da un pusher egiziano in cui Falanga dice che i suoi due colleghi Montella e Cappellano devono fare il "poliziotto buono e il poliziotto cattivo", il legale nega le violenze e aggiunge. "Non si può condannare una persona per una battuta, le cose vanno contestualizzate". E come? "Falanga è estraneo ad ogni violenza e alle ipotesi di spaccio – il nigeriano non è stato picchiato in sua presenza, è stata una spacconata di Montella dire che lo avevano massacrato di botte, in realtà è caduto durante l'inseguimento". Il legale non può tuttavia negare la partecipazione di Falanga agli arresti. "Ha partecipato alle operazioni nel momento in cui venivano pianificate ma non sapeva cosa c'era a monte". Insomma, anche il carabiniere Falanga non si sarebbe accorto di nulla.

308 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views