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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso a Roma, sospesa la prof degli insulti: “Ma quel post non l’ho scritto io”

Nei confronti di Eliana Frontini, la professoressa di Novara che ha insultato in un post su Facebook il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma con 11 coltellate da due americani, è stato aperto un doppio procedimento disciplinare: uno da parte dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte e l’altro da parte dell’Ordine dei Giornalisti. Ma la docente si difende: “E’ stato usato il mio account e il mio computer”.
A cura di Ida Artiaco
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Doppio procedimento disciplinare nei confronti di Eliana Frontini, la professoressa di storia dell'arte dell'Istituto Pascal di Romentino di Novara, finita nella bufera per aver scritto su Facebook una frase ingiuriosa nei confronti del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso giovedì sera a Roma a coltellate da due giovani americani. L'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha infatti aperto un procedimento disciplinare nei confronti della docente, che è stata convocata il 2 settembre prossimo ed è accusata di avere tenuto una "condotta gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell'immagine della scuola".

Carabiniere ucciso, procedimento disciplinare dell'Ordine dei Giornalisti contro la prof

La stessa decisione è stata presa dall'Ordine dei Giornalisti del Piemonte, dal momento che l'insegnante è anche iscritta all'albo dei pubblicisti dal 1996. Il Consiglio di disciplina, che disporrà "l'immediata convocazione" della donna, valuterà le eventuali violazioni dei principi deontologici che fanno capo al testo unico dei doveri del giornalista nell'uso di tutti gli strumenti di comunicazione. Dunque, lontano dalla scuola e probabilmente anche dai giornali per aver scritto "Uno di meno" riferito al militare ammazzato con 11 coltellate nel quartiere Prati di Roma mentre era in servizio giovedì notte.

La difesa di Eliana Frontini: "Non l'ho scritto io"

Tuttavia, Eliana Frontini si difende. "Quel post non l'ho scritto io, chi mi conosce sa che non penso quelle cose", ha detto da una meta all'estero dove si trova in vacanza, aggiungendo che "per motivi che spiegherò solo a chi di dovere, mi sono assunta una responsabilità non mia. Non si è trattato di hackeraggio, semplicemente è stato usato il mio account e il mio computer. Non l'ho detto prima perché non credevo che la vicenda assumesse questo peso", riporta La Repubblica. La donna aveva dato in precedenza una versione diversa, assumendosi la piena paternità di quelle parole per dire che "un carabiniere deve mettere in conto certi rischi". Serviranno, dunque, ulteriori accertamenti per cercare di capire la dinamica di quanto successo.

La condanna del Miur: "Frasi hanno scosso e indignato l'opinione pubblica"

Ma il Ministero dell'Istruzione sembra avere pochi dubbi. "Il tenore di quelle frasi, che hanno scosso e indignato l’opinione pubblica, era offensivo della memoria della vittima, dei suoi familiari, dell'immagine dell’Arma e di quella di tutte le forze dell'ordine preposte alla sicurezza dei cittadini, nonché, ovviamente del Ministero dell’istruzione Università e ricerca e della Scuola come presidio per l'educazione e la formazione delle nuove generazioni", si legge in una nota firmata dal direttore regionale Fabrizio Manca. il quale si è anche scusato a nome di tutta la scuola piemontese ed ha espresso la sua vicinanza al dolore della giovane moglie del Carabiniere e dei suoi familiari. "Gli stessi sentimenti di solidarietà – ha concluso – rivolgo all'Arma dei Carabinieri per l'ennesimo sacrificio di vite umane spezzate nell'adempimento dei propri doveri e a tutti gli altri apparati delle Forze dell’Ordine che tutelano la sicurezza dei cittadini e la vita democratica della nostra comunità".

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