video suggerito
video suggerito
Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso a Roma, insegnante scrive: “Uno di meno, non ne sentiremo la mancanza”

Un commento di una professoressa di Novara sulla morte di Mario Cerciello Rega è stato denunciato da due parlamentari leghisti. Questa la scritta apparsa su Facebook: “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”.
A cura di Enrico Tata
23.369 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Il commento della prof
Il commento della prof
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza": si tratta di un commento apparso sulla pagina Facebook di un'insegnante di Novara, Piemonte. La frase si riferisce alla morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso la scorsa notte a Roma, sembra, da due giovanissimi studenti americani. Un episodio, quello che riguarda l'insegnante, denunciato dai parlamentari della Lega Paolo Tiramani e Cristina Patelli, intervenuti dopo le segnalazioni di alcuni cittadini indignati. Si tratta, scrivono i due leghisti, di "un commento vergognoso, a maggior ragione se davvero arriva da un'insegnante. La frase è a commento di una foto del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, vittima venerdì a Roma di un'aggressione mortale mentre svolgeva con scrupolo il proprio lavoro, a difesa della sicurezza dei cittadini. Un uomo che è morto da eroe, e che merita da un lato giustizia, dall'altro enorme rispetto, ammirazione e gratitudine da parte di tutti gli italiani perbene. Questa signora di Novara, pare anche docente di liceo, ha pubblicato un commento semplicemente folle – concludono, di cui come cittadina e come insegnante sarà chiamata a rispondere nelle sedi opportune".

La professoressa ha scritto su Facebook: "Amici mi spiace per quanto sta accadendo, non me lo spiego proprio. Chi mi conosce spero che sappia che non penso così".

L'insegnante: "Chiedo scusa"

Le scuse ufficiali dell'insegnante: "Ho scritto una cavolata, non c'è nulla dire. Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell'ordine non intervengono quando serve, quando una donna e' maltratta o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi. E ho scritto quell'enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai. Voglio chiedere scusa a tutti. In particolare a chi era vicino al militare e ora è straziato dal dolore e chiedo scusa all'Arma dei carabinieri e all'Italia intera. Sono stata una stupida".

23.369 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views