Capri, sponsor all’entrata della Grotta Azzurra. Il sindaco: “Servono soldi” (VIDEO)
È polemica a Capri per la decisione del sindaco Ciro Lembo di piazzare sponsor davanti alla Grotta Azzurra. Le associazioni ambientaliste si dicono contrarie, ma l’idea lascia perplessi anche gli isolani stessi. Il piano prevede il posizionamento di frangiflutti artificiali sponsorizzati all’ingresso della celebre Grotta Azzurra. Il sindaco Lembo ha così motivato la decisione: “Mantenere bella Capri costa. Noi, per mantenere gli standard turistici dell'isola, dopo i tagli del governo, dobbiamo inventarci qualcosa, altrimenti ci toccherà tassare nuovamente i cittadini”. Sui frangiflutti sponsorizzati, Lembo è convinto che si tratti di un’idea piacevole e a norma: “Siamo sicuri che se si inserisce questa barriera ci saranno più entrate e sicurezza per i battelli. Ci tengo a chiarire che la barriera non è di nessuno ostacolo, è fuori dalla Grotta azzurra e non dentro”. Al momento, gli sponsor sono già arrivati per le aiuole, e, prossimamente, saranno disponibili anche per il posizionamento sulle strade.
Legambiente dice no agli sponsor a Capri – All’idea proposta dal sindaco di Capri, risponde prontamente ‘Nabil Pulita’, della segreteria regionale di Legambiente Campania: “Errare è umano, perseverare è diabolico. Dopo due anni ci riprovano. A Capri si vuole investire sul brutto per far cassa, una strada che non porta da nessuna parte”. Per l’associazione, i frangiflutti “romperanno quell’equilibrio paesaggistico che rappresenta la fortuna dell’isola”. In merito alle motivazioni tecniche illustrate dal sindaco, secondo cui le barriere potrebbero facilitare il rispetto della giusta distanza delle imbarcazioni, da ‘Nabil Pulita’ spiegano: “La zona è già interdetta ai motoscafi, basterebbe, semplicemente, far rispettare le regole”. La nota di dissenso nei confronti degli sponsor sull’isola si conclude amara: “Che dire, Capri ancora una volta fa tendenza, anzi va controtendenza. Nel resto del Paese si investe sulla bellezza come valore aggiunto per l'economia del territorio, nell'isola azzurra si prova a far soldi, a discapito del paesaggio del patrimonio dell'umanità”.