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Capo Protezione Civile della Puglia arrestato per corruzione: avrebbe preso busta da 10mila euro

La Guardia di Finanza ha arrestato per corruzione Antonio Mario Lerario, responsabile ad interim del dipartimento di Protezione civile della Puglia.
A cura di Enrico Tata
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Antonio Mario Lerario, responsabile ad interim del dipartimento di Protezione civile della Puglia, è stato arrestato con l'accusa di corruzione. Ad eseguire la misura disposta dalla procura è stato il personale del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Bari. Stando a quanto si apprende, questo arresto sarebbe in relazione ad attività svolte come dirigente della Protezione civile.

Lerario fermato in flagrante: avrebbe preso bustarella da 10mila euro da imprenditore edile

Nello specifico Lerario sarebbe stato fermato dopo avere ricevuto 10mila euro in contanti dentro una busta consegnatagli da un imprenditore edile. Quest'ultimo avrebbe in corso contratti per oltre 2 milioni di euro con la Protezione civile pugliese. Spetterà al gip convalidare o meno l'arresto. Le indagini sono tuttora in corso e non sono state formulate richieste di rinvio a giudizio.  L'inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari. Il dirigente regionale è stato accompagnato in carcere. Lerario è laureato in Economia,  ma è specializzato in management, economia e gestione delle strutture sanitarie. Per la Regione Puglia è stato dirigente dell'ufficio Bilancio e di altre sezioni.

Lerario era responsabile della vaccinazione anti Covid in Puglia

Lerario era il responsabile della distribuzione e della contabilità dei vaccini. Ad aprile scorso la Regione aveva deciso di affiancare Lerario all'epidemiologo Pier Luigi Lopalco proprio per aiutare quest'ultimo nella gestione logistica della campagna vaccinale. Lo stesso Lopalco si è dimesso dalla carica di assessore alla Sanità pugliese a novembre:  "Con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ci sono state divergenze su scelte cruciali”.

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