Capelli fino ai piedi e unghie come artigli, donna viveva sepolta in casa da 10 anni a Chivasso
Capelli lunghi fino ai piedi, unghie come artigli e intorno a lei sporcizia e una massa di oggetti gettati alla rinfusa in casa. Sono le condizioni di assoluto degrado e disagio in cui è stata rinvenuta un'anziana donna di 82 anni a Chivasso, nella città metropolitana di Torino. Come hanno scoperto Carabinieri e gli assistenti sociali, la donna non usciva e nessuno la vedeva da oltre dieci anni e nell’ultimo periodo era letteralmente sepolta in casa.
Una terribile vicenda scoperta solo per caso quando alcuni colleghi del figlio hanno lanciato l’allarme temendo che gli fosse accaduto qualcosa. L’uomo, un 49enne con problemi di autismo, viveva con l’anziana madre ma aveva anche un lavoro. Proprio i colleghi nei giorni scorsi avevano avvertito i servizi di emergenza perché il 49enne non si presentava al lavoro ed era diventato irreperibile.
L’uomo da qualche settimana non si presentava al lavoro e si temeva potesse essergli accaduto qualcosa. Quando i carabinieri della Stazione di Chivasso sono accorsi sul posto, una vecchia cascina isolata e in periferia, fortunatamente lo hanno trovato vivo e in buone condizioni ma non si aspettavano che quell’abitazione fosse diventa un cumulo di spazzatura.
Il 49enne si era chiuso in camera sua tra sporcizia resti di cibo in preda a un forte stato depressivo che lo aveva indotto a straccare il telefono e ad interrompere ogni contatto con l’esterno. In casa però vi era anche la madre ultraottantenne stesa sul divano con abiti sporchi, capelli fino ai piedi e unghie lunghe come artigli.
In casa, tra odori di cibo e avanzi e sporcizia, la situazione era oltre ogni limite. Sul posto sono intervenuti così gli operatori sanitari del 118 e gli assistenti sociali del Consorzio Intercomunale Servizi Sociali di Chivasso. Madre e figlio sono stati trasportati in ospedale per i controlli del caso. Dalle analisi fortunatamente non sono emersi gravi problemi di salute fisica. I due sono stati comunque presi in carico dai servizi sociali che avvieranno un percorso psichiatrico per entrambi.