Caos Torino, dopo la morte di Erika cambia ipotesi reato: sarà omicidio colposo
Si è spenta giovedì sera, dopo dodici lunghi giorni di agonia, Erika Pioletti, la trentottenne di Domodossola rimasta gravemente ferita nella bolgia di piazza San Carlo a Torino la sera del 3 giugno, quando insieme al fidanzato stava guardando la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Travolta dalla folla in preda al panico, Erika aveva riportato un infarto da schiacciamento e ieri mattina i medici avevano accertato un “gravissimo danno cerebrale”. Con la sua morte, diventerà ora l'omicidio colposo l'ipotesi di reato contenuta nel fascicolo di inchiesta aperto dalla procura di Torino contro ignoti sui fatti di piazza San Carlo. La conferma arriva da fonti a Palazzo di giustizia. Fino a questo momento si procedeva solo per lesioni colpose plurime gravi e gravissime. Il cambio di imputazione verrà formalizzato nel corso della giornata con le necessarie procedure.
Proseguono le indagini sui fatti di piazza San Carlo – In merito ai fatti di piazza San Carlo, la Digos sta facendo ordine fra le innumerevoli testimonianze raccolte e ci sarebbe una pista seguita con interesse: quella delle persone che hanno avvertito “difficoltà respiratorie” e sintomi simili a quelli prodotti da “sostanze urticanti”. La Procura di Torino ha affidato ai vigili del fuoco degli accertamenti sull'impianto di areazione del parcheggio sotterraneo, rimasto aperto.
Lutto cittadino il giorno dei funerali di Erika – Intanto, hanno espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia di Erika Pioletti le autorità cittadine, regionali, e la stessa Juventus. La sindaca Chiara Appendino ha annunciato che per il giorno dei funerali della donna sarà proclamato il lutto cittadino; il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, esprimendo dolore a nome suo e di tutta la comunità piemontese, ha chiesto che si faccia al più presto chiarezza su quanto accaduto in piazza San Carlo. “I fatti della sera del 3 giugno sono nel cuore di tutti i dirigenti, i tesserati, i dipendenti della Società che si uniscono al dolore della Città”, si legge inoltre in una nota della Juventus in cui si esprime cordoglio per la scomparsa della trentottenne. I genitori di Erika Pioletti hanno deciso di donare gli organi.