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Caos Torino, Appendino: “Qualcosa non ha funzionato, pronti ad assumerci responsabilità”

“È evidente che qualcosa non ha funzionato. Come amministrazione siamo pronti ad assumerci eventuali responsabilità”, così la sindaca Chiara Appendino, che è tornata a visitare i feriti di piazza San Carlo ancora in ospedale. Oltre al piccolo Kelvin, due donne restano gravi.
A cura di Susanna Picone
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Per la sindaca di Torino Chiara Appendino è evidente che la sera della finale di Champions League qualcosa non ha funzionato nella sua città, dove oltre 1500 persone sono rimaste ferite in piazza San Carlo mentre guardavano la partita. “È evidente che qualcosa non ha funzionato. Come amministrazione siamo pronti ad assumerci le eventuali responsabilità che dovessero emergere dall'inchiesta della magistratura”, ha quindi spiegato la sindaca, che questa sera è tornata a visitare i feriti che ancora si trovano in ospedale. Appendino ha detto anche di provare rabbia per quanto accaduto, ma di lavorare “con determinazione per garantire la sicurezza per i prossimi eventi”. “Torino – ha assicurato la prima cittadina del M5s – saprà rialzarsi”. Appendino ha quindi parlato della sua città come di una “comunità unita” e ha detto che “questa è la sua forza”. “Oggi più che mai – ha poi concluso – abbiamo il dovere di dimostrare che la nostra determinazione è più forte della paura e io sono sicura che tutti insieme possiamo farlo”.

Sarà intanto la Digos della questura di Torino a continuare a occuparsi delle indagini su quanto accaduto in piazza San Carlo durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Ieri gli investigatori hanno consegnato alla procura una prima informativa, che ha poi determinato l'apertura formale di un procedimento a carico di ignoti per lesioni colpose plurime. Da quanto si apprende, nei prossimi giorni verrà preparato un secondo rapporto. Oltre a vagliare le responsabilità di eventuali lacune di organizzazione e di gestione dell'evento gli inquirenti vogliono accertare la causa dell'ondata di panico fra gli spettatori che ha provocato, appunto, circa 1500 feriti tra cui tre versano in gravi condizioni. Uno di questi è il piccolo Kelvin, 7 anni, che però lentamente sta migliorando, le altre due persone ferite gravemente e ancora in Rianimazione sono due donne di 26 e 63 anni.

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