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Candidati sindaco di Bologna: in dieci corrono per Palazzo D’Accursio con 19 liste

Elezioni comunali di Bologna 2011: dieci candidati sindaco per il capoluogo emiliano, favorito Virginio Merola sostenuto da tutto il centrosinistra e con più fan del candidato di Beppe Grillo su Facebook.
A cura di Alessio Viscardi
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Sono 19 le liste che sosterranno i dieci candidati sindaco di Bologna alle elezioni 2011. Purtroppo, il musicista di strada Beppe Maniglia, che per l'ennesima volta prova a candidarsi al Consiglio comunale del capoluogo emiliano, non è stato accettato in lista. Scenderà in campo Willie, lo sciamano dell'underground di Bologna che con una sua lista civica si prepara a gareggiare con i partiti più importanti per le elezioni comunali 2011.

Tra i dieci candidati sindaco accettati e le relative liste di appoggio c'è il favorito Virginio Merola, sostenuto da tutto il centrosinistra unito: Pd, Sel, Idv, Fds e Psi. Dall'altra parte dello steccato, Manes Bernardini è il candidato presentato da Pdl e Lega nord. Stefano Aldrovandi si presenta con una propria lista civica, mentre Daniele Corticelli mette in campo il Movimento Bologna Capitale, sostenuto da Pri, Agire civicamente, Consumatori e Popolari di Italia Domani.

Il Movimento 5 Stelle di Bologna candida sindaco il giovane Massimo Bugani, mentre la lista Nettuno propone Angelo Carcano. Anna Montella si presenta come candidata sindaco di Bologna per La Destra di Storace. Gli estremisti di Forza Nuova candidano Elisabetta Avanzi, mentre il Pcl Michele Terra detto Willie.

La Lega Nord non presenta la lista in appoggio a Manes Bernardini per problemi burocratici, gli uomini del Carroccio dichiarano di essere stati “sommersi dalla burocrazia e da una gran quantità di moduli difficili da compilare. Peccato perché era una lista interessante, con molti giovani e molti rappresentanti del mondo cattolico”, certo non fa molto onore ai leghisti l'ammettere di non essere riusciti a compilare i moduli per tempo. Rimane fuori tra loro Beppe Maniglia, che nella corsa per Palazzo D'Accursio ci credeva dal 2009, quando si candidò a sindaco di Bologna senza riuscire a raccogliere le firme necessarie.

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