Candelora 2025, cosa si festeggia il 2 febbraio: il significato del proverbio e cosa succede se fa caldo

Oggi, domenica 2 febbraio si celebra la Candelora. Si tratta di una festa che ha radici nella tradizione contadina e in quella religiosa; cade esattamente 40 giorni dopo Natale ed è nota alla Chiesa come Presentazione di Gesù al Tempio.
Il termine ‘Candelora' ha origine da ‘candelorum', che significa benedizione delle candele. Ancora oggi, il 2 febbraio, la celebrazione liturgica prevede la benedizione e la distribuzione ai fedeli le candele, il cui fuoco acceso rappresenta Gesù Cristo, la luce del mondo.
"Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno semo fora ma se plora e tira vento dell'inverno semo dentro", recita un noto proverbio legato a questa celebrazione. Dal punto di vista meteorologico, infatti, la Candelora offriva preziose indicazioni ai contadini sui raccolti. Secondo la tradizione, se il 2 febbraio il tempo è mite e soleggiato, significa che la primavera è vicina, mentre pioggia e freddo suggeriscono che l’inverno durerà almeno altre sei settimane. Anche la Chiesa celebra questa ricorrenza con la benedizione di ceri e candele.
Cosa significa Candelora e cosa si festeggia il 2 febbraio
La Candelora, che cade 40 giorni dopo Natale, prende il nome dalla tradizione cristiana di benedire le candele, simbolo di luce e rinascita. Nota anche come "Purificazione di Maria", era celebrata già ai tempi di Giustiniano, mentre Papa Sergio I introdusse una processione penitenziale.
Per la Chiesa, la Candelora segna un momento di rinnovamento in vista della Pasqua, un periodo di attesa che conduce a un futuro di pace. La celebrazione avviene, come detto, con la benedizione di ceri e candele. Nella tradizione contadina, invece, è un giorno significativo per i raccolti, poiché le condizioni meteo del 2 febbraio indicano l’arrivo imminente della primavera o il suo ritardo.
Qual è il proverbio sul giorno della Candelora
Il celebre proverbio, ricordato al tempo anche da San Giovanni Paolo II, recita “Candelora dell’inverno semo fora”, ossia il 2 febbraio l’inverno può considerarsi finito.
Ma il proverbio continua “Ma se piove e tira vento, dell’inverno semo dentro”, ossia se oggi il tempo è brutto, l’inverno durerà un altro mese almeno.
Cosa succede se fa caldo o freddo nel giorno della Candelora
La celebrazione della Candelora non è dunque solo di matrice cristiana, ma è in qualche modo legata anche al meteo. Numerose credenze popolari associano, infatti, il cielo sereno o il maltempo di questo giorno a un'indicazione del clima che ci attende.
Nei rituali contadini, si festeggiava l'inizio di un nuovo ciclo vitale, come quello dei raccolti, con la speranza che la stagione a venire fosse favorevole.
Un altro antico proverbio latino sulla Candelora recita: “Si Purificatio nivibus – Pasqua floribus. Si Purificatio floribus. Pasqua nivibus”, che significa che se il 2 febbraio fosse stato freddo e nevoso, la Pasqua sarebbe stata bella e serena, mentre se il giorno della Purificazione fosse stato limpido, a Pasqua sarebbe arrivata la neve.
Cosa bisogna fare nel giorno della Candelora: le tradizioni in Italia
Nel rito cristiano, questa celebrazione è conosciuta come la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio (o Presentazione del Signore e Purificazione di Maria) e si celebra 40 giorni dopo il Natale.
In quell'occasione, il saggio Simeone riconosce nel bambino la luce della rivelazione e benedice le candele. Il nome "Candelora" deriva proprio da "candelorum", che indica la benedizione delle candele. Questa festa, che è stata assimilata dal Cristianesimo, aveva origini nell'antica Roma e in diverse culture europee.
La benedizione delle candele le rende "sacramentali", estendendo i sacramenti e portando grazia divina. Tradizionalmente, i fedeli portano le candele in chiesa e, una volta benedette, tornano a casa per “illuminare” il loro cammino e benedire la famiglia, specialmente i malati.
In Italia, la Candelora è legata a diverse tradizioni locali: a Catania si integra con la festa di Sant'Agata, a Campobasso segna l’inizio della Fiera di San Biagio, e a Benevento c'è l'usanza di esporre il Bambino Gesù davanti all'altare fino al giorno della Candelora, per poi baciato dai fedeli.