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L'omicidio di Alice Neri

Candele alla finestra per Alice Neri, l’appello della mamma per il primo anniversario dell’omicidio

Il 18 novembre del 2022 veniva uccisa Alice Neri nelle campagne di Fossa di Concordia, nella Bassa Modenese. Il suo corpo trovato carbonizzato nel cofano dell’auto. L’unico indagato, in attesa del processo, per l’omicidio è il 30enne tunisino Mohamed Gaaloul.
A cura di Susanna Picone
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Alice Neri (foto Facebook)
Alice Neri (foto Facebook)
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Era il 18 novembre del 2022 quando Alice Neri, giovane mamma appena 32enne, venne uccisa nelle campagne di Fossa di Concordia, nella Bassa Modenese, e poi trovata carbonizzata nel baule della propria auto dopo diverse ore.

È passato un anno dal delitto – per il quale è attualmente in carcere Mohamed Gaaloul, attualmente unico indagato per l’omicidio – e in occasione del primo anniversario di sabato la mamma di Alice, Patrizia, chiede che la sua storia non venga dimenticata. E via social ha voluto lanciare un appello a tutti coloro che vorranno darle ascolto: "Chiedo a tutti voi di mettere una candela sulla finestra e di farlo sabato – ha scritto la madre di Alice Neri –. Sabato perché sarà passato un anno da quando ci hanno portato via Alice privandoci della gioia del suo sorriso. Ricordiamola con un lumino sulla finestra: una luce per lei e per dire no alla violenza sulle donne".

Alice Neri e Mohamed Gaaloul
Alice Neri e Mohamed Gaaloul

Il caso dell’omicidio di Alice Neri si avvia verso il processo: a fine ottobre la Procura di Modena ha chiesto al Gip il rinvio a giudizio per l'unico indagato Mohamed Gaaloul, arrestato lo scorso dicembre in Francia e accusato di aver assassinato la 32enne. Secondo le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo, il trentenne avrebbe ucciso Alice Neri a coltellate, distruggendo il cadavere, mettendolo nel vano bagagli dell'auto e dandovi fuoco. Quella sera di novembre Alice aveva trascorso la serata con un collega di lavoro in un bar, dove poi avrebbe incontrato Gaaloul.

Non si terrà oggi come inizialmente previsto ma il prossimo 20 novembre l’udienza preliminare nei confronti di Gaaloul. Il legale del tunisino, l’avvocato Roberto Ghini, ha chiesto al Gip un differimento dell’udienza, prospettando la possibilità di rinuncia alla stessa. Il giudice ha accolto la richiesta e concesso alla difesa più tempo per ponderare le prospettate scelte processuali.

L’avvocato di Gaaloul ha spiegato che il giudice ha accolto la richiesta di rinvio per consentire di valutare i nuovi elementi acquisiti dal pm: “Chiederemo il giudizio immediato? È una decisione che non ho ancora preso ma ho fatto presente al giudice che sta valutando quest’opportunità”.

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