“Cancellò video revenge porn per salvare un calciatore del Torino”: ex pm Bucarelli condannato
Un anno, nove mesi e dieci giorni di reclusione, oltre all’interdizione dai pubblici uffici. Questa la condanna (con pena sospesa) stabilita oggi, 3 febbraio, nei confronti dell’ex pm di Torino, Enzo Bucarelli, accusato di aver cancellato dal telefono del calciatore Demba Seck alcuni filmati compromettenti realizzati dal 23enne in compagnia dell’ex fidanzata, senza il consenso della donna, ignara di essere ripresa.
Quei video erano stati condivisi dallo stesso giocatore con alcuni amici, circostanza che aveva portato all’apertura di un’indagine per "revenge porn". Tuttavia, il caso è stato successivamente archiviato per Seck, poiché le prove sono state eliminate e la denuncia ritirata dalla ragazza. Secondo le accuse, sarebbe stato lo stesso magistrato a convincerla a non procedere oltre.
I fatti risalgono a febbraio 2023, quando a Bucarelli, noto tifoso del Torino, venne assegnata l’indagine scaturita dalla denuncia della giovane. V.G. aveva raccontato che, dopo la fine della relazione con il calciatore, aveva ricevuto su WhatsApp due video intimi registrati di nascosto, accompagnati da un messaggio minaccioso. A seguito di ciò, il pm aveva disposto una perquisizione nei confronti di Seck, rinvenendo sul suo smartphone i video in questione, oltre alla prova che fossero già stati condivisi con alcuni amici.
Tuttavia, secondo l’accusa, invece di procedere con il sequestro del telefono e la copia del suo contenuto, il magistrato avrebbe chiesto all’indagato di eliminare i filmati compromettenti. Inoltre, avrebbe informato la ragazza che le registrazioni non erano state diffuse, consigliandole di ritirare la denuncia e di trovare un accordo con il giocatore.
Oggi il gup di Milano, Luigi Iannelli, ha emesso la condanna nei confronti di Bucarelli, stabilendo inoltre un risarcimento danni di 10mila euro a favore della ragazza. Lo stesso importo è stato riconosciuto alla Presidenza del Consiglio, mentre al Ministero della Giustizia è stato assegnato un risarcimento di 15mila euro.
Il pm era già stato sanzionato dal Csm per questa vicenda e trasferito a Genova con funzioni di giudice civile. L’avvocato Michele Galasso aveva chiesto l'assoluzione con la formula più ampia possibile, ma il giudice ha accolto le richieste della Procura milanese, rappresentata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini, che aveva chiesto un anno e dieci mesi di reclusione. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.