Canavese, nubifragi e raffiche di vento: case inagibili e serre distrutte. Si valuta stato di calamità

L'ondata di maltempo con nubifragi e grandine che ha investito il Canavese ha distrutto tre abitazioni di Favria, rendendole inagibili. Non solo le strutture, ma anche serre completamente distrutte e colture rovinate dalla pioggia e dalla grandine. Sono state evacuate tre famiglie, mentre circa 2000 metri quadri di serre di un'azienda agricola sono stati danneggiati. Il bilancio del disastro è incredibile, con alberi abbattuti, black out durati per ore e allagamenti. Insieme a Favria è stato colpito anche il comune di Rivaloro. Il sindaco del primo comune, Vittorio Bellone, ha pubblicato sul suo profilo Facebook le immagini del disastro. Si valuta la richiesta dello stato di calamità naturale: "Abbiamo già interpellato il reperibile della Regione nella serata di ieri – ha spiegato il sindaco – e verrà fatto il punto della situazione tra la giornata di oggi e mercoledì".
Nessuno è rimasto ferito, ma i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza le strade e ovviare ai diversi allagamenti. A Rivarolo è saltata l'energia elettrica a causa del crollo di un palo del servizio di telefonia sulla linea di media tensione. Per tutta la giornata di ieri sono state effettuate operazioni di ripristino. Alberi pericolanti si sono abbattuti sulla provinciale tra Feletto e Agliè. Una pianta è caduta sulla provinciale tra Barbania e Front Canavese. La strada è stata chiusa in attesa della messa in sicurezza.

In vista dell'arrivo di un'ondata di maltempo in Piemonte, era stata diramata l'allerta gialla per la giornata di ieri sui settori alpini nord occidentali e sulla pianura del Torinese, Vercellese e Novarese. Arpa prevedeva da domenica 20 giugno temporali sparsi sulla Regione. Ai residenti era stato consigliato di non uscire dalla propria abitazione. Erano previste in particolare anche raffiche di vento che preoccupavano molto le autorità a causa del probabile abbattimento di alberi e piante.