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Camorrista assassinato a Terracina: si stringe il cerchio attorno ai killer

La squadra mobile di Roma ha arrestato un uomo accusato di aver mentito agli inquirenti pur riconoscendo gli assassini del boss degli scissionisti Gaetano Marino e che ora potrebbero avere le ore contate.
A cura di Antonio Palma
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Si stringe il cerchio attorno ai killer del camorrista assassinato a Terracina

Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull'omicidio del boss “scissionista” di Scampia Gaetano Marino avvenuto il 23 agosto della scorsa estate a Terracina, dove i killer lo raggiunsero in spiaggia davanti a decine di persone. Questa mattina infatti la Squadra Mobile di Roma guidata da Renato Cortese ha arrestato un uomo per complicità con gli assassini stringendo il cerchio attorno agli autori materiali del delitto. In particolare sembra che la persona arrestata è un testimone oculare e amico della vittima che avrebbe riconosciuto i killer ma negando il tutto davanti ai giudici negli interrogatori anche per paura di esser ucciso a sua volta. Per questo gli agenti di polizia all'alba hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta per lui dai Pm che si occupano del caso. A tradire il testimone alcune conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate dagli investigatori nelle quali il testimone raccontava di avere riconosciuto i killer di Gaetano Marino e di averli addirittura incontrati faccia a faccia a Napoli.

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