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Camorra, si pente il boss Giuseppe Setola: “Dovete salvare la mia famiglia”

“Ho deciso di collaborare, il pm Milita venga da me già da stasera. Salvate la mia famiglia, altrimenti i Bidognetti li uccidono”. L’annuncio a sorpresa del boss al processo per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello.
A cura di Biagio Chiariello
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Colpo di scena nel processo per l’omicidio di Domenico Noviello in corso a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Il boss di Camorra, Giuseppe Setola, imputato dell'assassinio del commerciante, ha infatti affermato di voler diventare collaboratore di giustizia. “Dottor Milita, io ci vedo benissimo. Da oggi voglio collaborare. Mandatemi a prendere. Mettete in salvo la mia famiglia altrimenti i Bidognetti li uccidono. Dottore venga da me già questa sera e le dirò tutto. Mi dispiace per Casal di Principe", ha detto in video conferenza il killer dell'ala stragista del clan dei casalesi, già condannato a diversi ergastoli e che ha confessato 46 omicidi. Contestualmente Setola ha detto di voler revocare l'incarico all'avvocato Paolo Di Furia, nominando il legale dei collaboratori Di Micco. Qualche settimana fa, il boss della camorra aveva manifestato l’intenzione di nominare come sua legale Lucia Annibali, l’avvocatessa di Pesaro che nell’aprile del 2013 fu aggredita da due sicari ingaggiati dal suo ex che la sfregiarono con l’acido. La donna ha però rifiutato “per motivi di salute”.

Setola: "Inutili gli avvocati, qui siamo tutti colpevoli"

Quello di Setola nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stato un vero e proprio show. L’ex boss dei casalesi ad un certo punto si è rivolto a Giovanni Letizia, altro imputato nel processo anche lui in collegamento in video conferenza, dichiarando: “Giovanni, so che non sei d’accordo, ma la malavita è finita”. Poi rivolto al Giudice ha esclamato che è inutile far fare le arringhe agli avvocati, “tanto qui siamo tutti colpevoli”. Nel processo per l’omicidio di Domenico Noviello sono, infatti, imputati anche Cirillo Alessandro, Cirillo Francesco, Nicola Metello, Giovanni Letizia, Massimiliano Napolano e Luigi Tartarone, oltre lo stesso Giuseppe Setola.

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