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Covid 19

Cambio di colore per le Regioni: quali rischiano la zona rossa da lunedì 15 marzo

La mappa dell’Italia si avvia a colorarsi quasi tutta di rosso e arancione a partire da lunedì. Per diverse Regioni si prospetta un cambio di colore a causa dell’aumento dei contagi Covid-19 e della diffusione delle varianti. In attesa del monitoraggio Iss-ministero della Salute che porterà alla firma di nuove ordinanze vediamo quali sono le Regioni che rischiano di passare in zona rossa a partire da lunedì 15 marzo.
A cura di Susanna Picone
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È atteso per domani il nuovo monitoraggio Iss-ministero della Salute che potrebbe far cambiare la mappa dei colori per rischio Covid dell’Italia. Mappa che ad oggi è prevalentemente arancione, ma che molto probabilmente si colorerà di più di rosso. Quella dei casi di Coronavirus in Italia è una curva in salita, anche a causa della diffusione delle varianti, e se ad oggi sono solo tre le regioni in zona rossa (Campania, Molise e Basilicata), molte altre presentano già al loro interno delle aree in cui valgono le stesse regole restrittive delle zone rosse. Oltre ai nuovi positivi, preoccupa la pressione sugli ospedali. Secondo l’ultimo monitoraggio Gimbe in molte Regioni le terapie intensive sono ormai sopra la soglia critica: l’occupazione dei posti in rianimazione a livello nazionale oltrepassa la soglia di allerta (30%) e particolarmente preoccupante il tasso di occupazione in Molise (67%), Umbria (57%), Trento (54%), Marche (44%), Lombardia (43%), Abruzzo (40%), Emilia-Romagna (40%). L’Italia è sempre più rossa anche nelle mappe Ecdc. Vediamo dunque quali sono le Regioni che potrebbero passare nella fascia di rischio più alto con l’arrivo dei nuovi dati del monitoraggio Iss-ministero della Salute e la firma delle nuove ordinanze.

Tutte le Regioni che rischiano di diventare zona rossa

Una Regione che lunedì 15 marzo potrebbe diventare zona rossa è il Piemonte, dove l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato il dato dell'Rt, che è salito all’1,41. In base alle ultime disposizioni, una regione passa in zona rossa quando l'indice del contagio supera l’1,25. Verso la zona rossa anche il Friuli Venezia Giulia, che registrerebbe al momento un indice Rt intorno a 1,3. Dovrebbe finire in zona rossa anche l’intera Emilia-Romagna (al momento arancione sulla mappa, ma con molte zone rosse all’interno): "Con i dati che stanno emergendo" che passi tutta la regione in zona rossa "è nelle cose”, ha detto l'assessore regionale alla Salute Raffaele Donini ricordando appunto i provvedimenti regionali che hanno già aumentato le restrizioni per Modena, Bologna e la Romagna, mentre il resto delle province è ancora arancione, a parte Reggio Emilia che è arancione scuro. "L'incidenza dei casi è sopra 250 per 100mila abitanti per settimana e nei reparti abbiamo una saturazione al 45% in terapia intensiva e 49% nei reparti Covid", ha aggiunto l’assessore. Per quanto riguarda la Lombardia, attualmente arancione rafforzato, i contagi continuano a salire (è stato registrato oggi il dato più alto di nuovi positivi nel 2021) e sembrerebbe farsi avanti il rischio che la provincia di Milano, e probabilmente l'intera Regione, passino alla zona rossa. A preoccupare non è solo l'aumento dei contagi, ma anche quello dei ricoveri. Lo stesso governatore Attilio Fontana non esclude un possibile passaggio in zona rossa.

Le Regioni in bilico tra zona arancione e zona rossa

In bilico tra zona arancione e zona rossa il Veneto e il Lazio. Sui dati e il possibile cambio di colore della prima Regione è intervenuto il governatore Luca Zaia: "Per quanto riguarda la classificazione siamo sul filo del rasoio tra arancione e rosso, come molte altre regioni, rispetto ai numeri", ha detto ricordando che la zona rossa scatta con un Rt a 1.25. Rischia di passare addirittura da gialla a rossa il Lazio: “Il valore RT è a 1.3 la zona rossa è possibile per il superamento del valore 1.25, anche se l'incidenza è sotto soglia e anche i tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta”, le parole dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

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