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Caltanissetta, primo fast food a un euro contro la povertà: “Si va a dormire con la coscienza pulita”

Primo fast food a un euro contro la povertà. Nasce a Caltanissetta il progetto Open Food, iniziativa che si impegna a ridurre lo spreco alimentare ed eliminare il divario sociale con i cittadini che versano in disagio economico.
A cura di Francesco Bunetto
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Open Food è il primo fast food aperto a tutti al costo simbolico di un euro. È nato a Caltanissetta con l'obiettivo di ridurre il divario sociale ed economico tra le persone in difficoltà economiche, con disabilità, a ridurre lo spreco alimentare ma soprattutto sostenere i "nuovi poveri" protagonisti della crisi economica post pandemia. L'iniziativa viene messa in pratica da Equo Food, promossa da Regione Sicilia, Cri Caltanissetta, Cooperativa Sociale Etnos, Un Posto Tranquillo Impresa Sociale Srl, Ipab – Istituto Testasecca, Coldiretti Caltanissetta, con il supporto del Comune di Caltanissetta.

Giovani uomini e donne volontari

È un'iniziativa solidale quella portata avanti dai promotori del progetto. Una catena di montaggio che parte dalla cucina e termina al servizio di asporto a tutti coloro i quali stanno vivendo la crisi economica. Le telecamere di Fanpage.it hanno raggiunto Caltanissetta all'interno del locale Open Food, promotore dell'iniziativa solidale "Open Food". È possibile acquistare tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, dalle 12 alle 14 con servizio d'asporto. Verranno serviti 150 pasti tra primi, secondi, contorni di alta qualità. Oppure donare sia direttamente sul posto, sia attraverso la cartolina del dono distribuita nello stesso locale, dove, inquadrando il codice QR sarà possibile donare mediante bonifico bancario o attraverso PayPal. "Grazie a questa gente buona che ha avuto questa idea" – dice un passante che ha appena ricevuto il pasto, ancora con gli occhi pieni di gioia e di speranza verso un mondo migliore. A cucinare è Dimitri, un cuoco russo che, oltre a preparare e servire i clienti in difficoltà, cucina per donne e bambini ucraini arrivati a Caltanissetta nelle scorse settimane perché fuggiti dalla guerra. Per Dimitri non c'è conflitto ma uguaglianza e tanta solidarietà. "Nel nostro piccolo possiamo dare il nostro contributo e supporto – ha detto a Fanpage.it Cinzia Milazzo, di Equo Food – ci si sente bene con se stessi, si va a dormire con la coscienza pulita e ci si guarda allo specchio sorridendo perché si fa del bene senza ricevere i ringraziamenti.

I nuovi poveri

Pensare a un luogo dove le persone possono andare a mangiare senza sentire sulle spalle il peso del proprio disagio economico. C'è chi ha chiuso la propria attività a causa dell'emergenza sanitaria o c'è chi è stato licenziato. "A Caltanissetta sono 700 le famiglie in grave difficoltà – ha detto Nicolò Piave, Presidente Cri comitato di Caltanissetta – mentre in tutto il nostro ambito territoriale, che sono 12 comuni, sono 1600 le famiglie che vivono situazioni di grave difficoltà. La nascita di Open Food viene proprio da questo – continua – dalla visione della realtà, che vede un aumento della povertà, ma soprattutto a una diversificazione della povertà."

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