Calcio a una recluta per una merendina nell’armadietto: istruttore condannato a 5 mesi
Aveva trovato una merendina nell'armadietto di una recluta, costringendo così un'intera camerata a fare delle flessioni: ma quando uno di questi non era riuscito a completare l'esercizio, gli aveva tirato un calcio. Per lui, l'istruttore militare, è arrivata oggi la condanna definitiva a cinque mesi e dieci giorni con la sospensione condizionale, oltre a una sanzione di tremila euro. La condanna di primo grado del Tribunale militare di Verona è stata confermata in appello a Roma e oggi dalla Cassazione, diventando così definitiva.
Tutto è accaduto il 14 dicembre 2017 a Verona, in una caserma dell'esercito nella città scaligera. Da come ricostruito, una delle reclute avrebbe nascosto nel suo armadietto una merendina, tassativamente vietata dal regolamento. A quel punto l'istruttore, scoperta, ha punito l'intera camerata, facendo fare loro delle flessioni, un po' come visto nel film "Full Metal Jacket" di Stanley Kubrick. Ma una delle reclute avrebbe poi sbagliato l'esercizio, ricevendo anche un calcio al costato per l'errore. Il ragazzo non protestò, né si fece medicare per evitare che gli impedissero poi di partecipare il giorno dopo alla cerimonia di giuramento. Ma tornato a casa, aveva raccontato l'episodio ai genitori, con il padre che lo convinse così a denunciare. Gli altri compagni hanno spiegato poi di non aver visto la pedata perché impegnati nell'esercizio, mentre l'istruttore ha sempre respinto ogni accusa. Tuttavia, sia per il referto di una contusione al torace guaribile in due giorni, sia per le testimonianze che parlavano del giovane dolorante quella sera stessa dopo l'evento, per il sergente istruttore era arrivata la condanna, oggi confermata dalla Cassazione e dunque definitiva.