Calci e pugni alla moglie in strada nel paese di Giulia Cecchettin: arrestato grazie a quattro 16enni
Calci e pugni alla moglie in strada a Vigonovo, il comune del Veneziano al centro della cronaca negli ultimi perché paese di residenza di Giulia Cecchettin, la 22enne scomparsa insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta e trovata cadavere la scorsa settimana. Un uomo di 71 anni è stato così arrestato, grazie all'intervento di quattro 16enni che hanno allertato le forze dell'ordine.
I fatti si sono svolti sabato 25 novembre. I ragazzi erano seduti ai tavolini del patronato quando si sono accorti di quanto stava accadendo. L'uomo stava dando in escandescenze, insultando e minacciando la moglie, una donna anziana, colpendola poi a calci davanti alla chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso.
I giovani, allora, sono intervenuti riuscendo a fermare l'aggressione. Si sono assicurati che la donna stesse bene, consigliandole poi di non salire in macchina con il marito, ma la donna avrebbe minimizzato la cosa, salendo a bordo della vettura. Il gruppo, a quel punto, ha scattato una foto all'auto e ha chiamato il 112, inviando il numero di targa alla centrale operativa.
"Abbiamo pensato subito a Giulia. Una settimana fa muore una ragazza per lo stesso motivo e sette giorni dopo vediamo questa cosa, una roba brutta", hanno raccontato i ragazzi a Repubblica.
È così scattata la ricerca nella zona da parte delle pattuglie dei carabinieri, che dopo tre ore, hanno rintracciato l'auto, sempre in movimento, parcheggiata davanti alla casa dell'uomo, a Legnaro, a circa 7 chilometri dal luogo del pestaggio. I militari della stazione di Piove di Sacco hanno suonato al citofono dell'abitazione, ma non hanno ricevuto risposta. Il 71enne è stato poi contattato anche al cellulare senza esito. Sul posto sono giunti rinforzi, oltre ai vigili del fuoco. L'uomo è stato ricontattato attraverso una finestra al piano terra dell'abitazione.
Ha urlato agli agenti di andare via senza dare informazioni sullo stato della moglie a cui impediva di rispondere sia al telefono sia al citofono. Solo dopo una lunga trattativa, l'uomo ha lasciato uscire la donna a cui è stato dato immediato soccorso. Dopo altre ore di dialogo e mediazione, intorno alle 3 del mattino è stato convinto a uscire di casa ed è stato arrestato. Trasferito in carcere a Padova, resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dagli accertamenti che sono seguiti al fermo, è emerso che da circa un anno maltrattava la moglie con minacce e percosse.