Calabria, statua in bronzo riemerge dal lago Angitola: scoperta archeologica o rifiuto?

Una statua è riaffiorata nel Lago Angitola, in provincia di Vibo Valentia. Una scoperta, accolta come un evento archeologico in un primo momento, che risale allo scorso 4 settembre e che per ore ha mobilitato gli utenti dei social network. Dopo il ritrovamento si è infatti ipotizzato che la scultura risalisse al secolo e alcuni l’hanno ribattezzata subito la "Ninfa di Maierato", dal luogo del ritrovamento. Soddisfazione anche dall’amministrazione comunale che ha documentato il ritrovamento sulla sua pagina Facebook. La realtà, però, sembra diversa.
Ad accorgersi nel pomeriggio della statua che affiorava a pelo d’acqua era stato un 47enne di Monterosso che stava ammirando la fauna locale. La statua è stata riportata in superficie dai vigili del fuoco di Vibo Valentia ed in particolare dal gruppo speleo alpino fluviale. Per il recupero sono intervenuti i vigili del fuoco e il nucleo Speleo alpino fluviale. Da un primo esame esterno si pensava che la scultura bronzea, con firma A.P. potesse appartenere ad una collezione privata. Sui social però, c’è chi ha fatto notare che la stessa statua era possibile acquistarla online ad un prezzo di circa 2.500 euro.

Altri allo stesso modo hanno evidenziato come la stessa ‘venere’ è presente nel loro salotto allegata ad un tavolino di vetro. Pertanto chi pensava ad una scoperta analoga a quella dei bronzi di Riace potrebbe rimanere deluso. Ad ogni modo la statua è stata affidata ai Carabinieri in attesa che la Sovrintendenza esegua i controlli del caso, facendo chiarezza sulle sue origini.