Calabria, soccorso barcone con 350 migranti a bordo
Due motovedette della Guardia Costiera, un pattugliatore della Marina Militare croata e un mercantile hanno tratto in salvo durante la notte 350 migranti a bordo di un barcone in difficoltà a largo delle coste calabresi. Le operazioni di soccorso sono state rese particolarmente difficili dalle condizioni del mare. A bordo dell'imbarcazione è stato trovato anche il corpo senza vita di un uomo, molto probabilmente morto durante la traversata. Tutti i migranti sono stati recuperati e trasferiti sul pattugliatore croato verso Reggio Calabria.
Nel frattempo è atteso per stamattina l'arrivo a Catania di una nave con a bordo 49 persone morte asfissiate nella stiva dopo essere partite dalla Libia nelle prime ore del giorno di Ferragosto. Una tragedia che secondo il ministro degli Interni Angelino Alfano non sarà certamente l'ultima se non si troverà una soluzione alla crisi in corso nel paese nord africano. Massimo Tozzi, comandante della Cigala Fulgosi, la nave che due giorni fa ha effettuate quella che sembrava essere un'operazione di soccorso come molte altre, ha descritto la scena a bordo del barcone: "Decine di corpi senza vita ammassati uno sull’altro nella stiva, mentre le donne si disperavano per i loro cari morti". Nessuna traccia di scafisti e la nave non sembrava governata.
Secondo una prima e ancora sommaria ricostruzione la probabile causa della morte di 49 persone sarebbe stata l'asfissia provocata dall'inalazione di combustibile all'interno degli angusti locali della stiva. I corpi esaminati, infatti, non presentavano ferite da percosse o violenze. Come troppo spesso accade in queste traversate chi può permettersi di pagare ingenti somme di denaro ottiene un posto all'aperto e anche un giubbetto di salvataggio, mentre tutti gli altri devono accontentarsi della stiva.