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Covid 19

Calabria, prete positivo al covid fa bere decine di fedeli dallo stesso calice

Un sacerdote della cattedrale di Lungro, in provincia di Cosenza, ha fatto bere decine di fedeli dallo stesso calice durante un’eucarestia nonostante fosse positivo al Covid-19. Le autorità sanitarie calabresi stanno ricostruendo il tracciamento dei fedeli che hanno preso parte alla cerimonia religiosa.
A cura di Davide Falcioni
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Giuseppe Santoianni, sindaco di Lungro (Cosenza), ha chiuso la cattedrale della città dedicata a San Nicola di Mira. Da oggi fino a nuove disposizioni da parte delle autorità sanitarie nella chiesa del comune arbereshe è vietato svolgere ogni funzione religiosa. Un prete che presta servizio nella chiesa è infatti risultato positivo al Covid. La comunicazione dell'Asp è arrivata sulla scrivania del primo cittadino il giorno della vigilia di Natale. Per questo a scopo cautelativo Santoianni ha disposto la chiusura ed il divieto di celebrazioni.

C'è però un altro elemento che desta preoccupazione: lo stesso sacerdote, di origine libanese, alcuni giorni prima di ricevere la comunicazione della sua positività ha concelebrato una messa di rito greco nel corso della quale ha consentito che i fedeli partecipanti bevessero dallo stesso calice al momento dell'eucarestia celebrata nella doppia forma del pane e del vino. Decine di persone, ovviamente con la mascherina abbassata, hanno poggiato le loro labbra sullo stesso bicchiere e non è escluso che alcuni abbiano finito per contrarre il coronavirus. Il parroco positivo al covid è stato sottoposto alla quarantena fiduciaria così come il suo confratello che ha preso parte alla stessa messa; i due, naturalmente, dovranno spiegare anche come mai non abbiano fatto rispettare le norme di contenimento dei contagi.

Nel frattempo le autorità sanitarie calabresi stanno ricostruendo il tracciamento dei fedeli che hanno preso parte alla cerimonia religiosa, documentata da un video che ha girato nei giorni scorsi sui social e che è stato successivamente rimosso, per sottoporre tutti a tampone sperando che il contagio non si sia diffuso ad altre persone che hanno partecipato alla funzione.

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