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Cagliari, svolta nel giallo della piccola Esperanza. La madre: “L’ha uccisa mio marito”

La mamma della bimba di 20 mesi, sparita nel nulla, ha confessato in carcere l’omicidio della figlioletta, avvenuto in un parcheggio davanti a un supermercato di Selargius: sarebbe stato il marito, Slavko Seferovic, a ucciderla. Gli investigatori stanno però cercando ancora il corpicino, che potrebbe essere stato gettato nel rio Cixerri.
A cura di Annalisa Cangemi
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Svolta nel caso della piccola Esperanza, bimba di origini rom morta a soli 20 mesi. Dopo mesi di versioni contrastanti la madre, Dragana Ahmetovic, ha ammesso l'omicidio della piccola: sarebbe stato il marito, Slavko Seferovic, a ucciderla. Lo avrebbe confessato dopo una giornata di interrogatori in carcere. Forse sulla vicenda si potrà fare finalmente chiarezza. La donna ha confermato poi che il luogo del delitto sarebbe quello già indicato in precedenza agli inquirenti, e cioè il parcheggio davanti a un supermercato di Selargius.

In un primo momento la coppia aveva fornito agli investigatori un racconto completamente diverso: avevano detto di aver trovato la bimba nel suo lettino, ormai senza vita. I genitori avevano anche raccontato che la bambina era morta il 23 dicembre a causa di un incendio che aveva avvolto il furgone della famiglia a Giorgino. Una versione poi smentita, perché nel mezzo non erano state trovate tracce del cadavere. Gli investigatori avevano battuta anche la pista del rapimento, e poi quella del soffocamento. Ricostruzioni che avevano condotto gli inquirenti lontano dalla verità. Del corpo della bambina non si sa ancora nulla, perché non è stato mai ritrovato, e anche su questo aspetto i genitori hanno dato versioni discordanti, come ha riportato anche ‘L'Unione Sarda'. Il pm Guido Pani e la Squadra mobile continuano le indagini su questo fronte.

I due avevano dichiarato che il corpo della figlioletta si trovava nel rio Cixerri, ma potrebbe anche essere sepolto in un campo. "L'abbiamo messa dentro un frigo gettato in discarica a Dolianova", avevano detto, poi "l'abbiamo bruciata lungo la Pedemontana", "e gettata nel rio Cixerri". Nelle loro conversazioni, intercettate, parlavano di "seppellimento", senza però indicare un luogo preciso. Il padre di Esperanza intanto continua difendersi: la figlia è morta mentre lui era andato a fare la spesa. "Quando Dragana – erano state le parole di Seferovic – mi ha dato il corpo nostra figlia era già morta", mentre la mamma affermava il contrario, "era ancora viva".

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