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Cagliari, morso da un ragno in campagna: Massimo muore a 45 anni dopo mesi di agonia

Il morso di ragno gli aveva mangiato la carne è portato danni gravissimi a fegato e polmoni.
A cura di A. P.
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Alcuni lavoretti  che aveva deciso di svolgere in un suo terreno in campagna si sono trasformati in un incubo per un 45enne cagliaritano, Massimiliano Stara, che, dopo un lungo calvario tra ospedali e cure mediche, è deceduto nelle scorse ore  all'ospedale Santissima Trinità del capoluogo sardo. L'uomo infatti mentre si trovava in un terreno a Capoterra, nell’hinterland di Cagliari, aveva ricevuto un morso da un piccolo ragnetto le cui conseguenze però si sono rivelate enormi e fatali.

Da allora infatti quello che all'apparenza credeva fosse qualcosa di passeggero gli ha portato danni molto gravi agli organi interni e a lunga degenza ospedaliera. A tre mesi distanza da quel terribile giorno il 45enne conosciuto da tutti come Massimo è morto. Dopo essere stato anche tre giorni in coma, ai primi di agosto l'uomo sembrava essersi ripreso e aveva iniziato un importante percorso riabilitativo, poi il peggioramento improvviso dovuto alle sue condizioni di salute precaria e il decesso avvenuto nella notte tra sabato e domenica a causa dei gravi danni subiti dai suoi organi dopo quell'episodio.

"Mi hanno diagnosticato la puntura di un ragno violino, che insieme all'Argia in Sardegna è il più velenoso", aveva rivelatore l'uomo in una intervista, raccontando: "All'inizio non ho sentito niente, poi il prurito nella gamba destra, e ho cominciato a grattarmi. Da lì è uscita una sorta di bolla con del liquido, e il giorno dopo hanno iniziato a divulgarmi delle ferite che mi hanno mangiato la carne. Alla fine questa situazione mi ha intaccato un rene e poi anche il fegato e i polmoni".

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