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Cagliari, bimba di 4 anni resta incastrata nell’impianto di aspirazione della piscina: salvata dai pompieri

È successo nel camping Flumendosa di Santa Margherita di Pula, dove vigili del fuoco e operatori del 118 sono dovuti intervenire con la massima urgenza per salvare una bimba di soli 4 anni rimasta incastrata nell’impianto di aspirazione delle acque di una piscina.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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Tragedia sfiorata questa mattina nel camping Flumendosa di Santa Margherita di Pula, dove vigili del fuoco e operatori del 118 sono dovuti intervenire con la massima urgenza per salvare una bimba di soli 4 anni rimasta incastrata nell’impianto di aspirazione delle acque di una piscina. Il braccio della piccola, infatti, è stato "aspirato" da un bocchettone e solo l'intervento dei soccorritori ha permesso di estrarlo in sicurezza.

Secondo una prima ricostruzione, la bambina era in un punto a basso fondale quando – ma su questo non c’è certezza – sarebbe riuscita a togliere la griglia di plastica affissa sulla parete della vasca, a protezione del canale di aspirazione: il braccio le è stato subito risucchiato. Tempestivo l’intervento dei genitori e dei presenti, con la chiamata al 118. La centrale operativa ha allertato anche i vigili del fuoco, arrivati sul posto in pochissimo tempo dal vicino distaccamento di Pula.

I soccorritori hanno disincastrato l’arto – allargando il condotto –  e l’episodio si è concluso con un grande sospiro di sollievo. La bimba è stata trasferita al Brotzu in codice giallo, le sue condizioni non destano preoccupazione.

Risale a ieri l'ultimo incidente mortale verificatosi in una piscina: a Palermo un bambino di tre anni è annegato nella piscina di una casa a Barcarello, alla periferia del capoluogo siciliano. Quando è successa la tragedia i genitori del bimbo erano in casa e stavano riposando. Il piccolo, che avrebbe compiuto tre anni domani, è uscito da solo in giardino ed è finito in acqua. Quando il padre si è svegliato ha iniziato a cercarlo e lo ha trovato esanime, a faccia in giù, nella piscina della villa. Inutili i tentativi di rianimarlo, da parte dei genitori e dei soccorritori, chiamati immediatamente e giunti nell'abitazione nel giro di pochi minuti.

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