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Caduta dal balcone a Malta, ora il fidanzato di Claudia Chessa cambia versione: “Ho sentito il botto dal bagno”

Alessio Lupo, il fidanzato di Claudia Chessa, la ragazza di 18 anni caduta dal balcone di un hotel vicino a La Valletta a Malta, cambia la sua versione su quello che è accaduto: “Quella sera, dopo un litigio verbale, lei era seduta sul letto, poi, quando io sono andato verso il bagno, ho sentito il botto”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Quella sera, dopo un litigio verbale, lei era seduta sul letto, poi, quando io sono andato verso il bagno, ho sentito il botto". Cambia improvvisamente la sua versione dei fatti Alessio Lupo, il fidanzato di Claudia Chessa, la ragazza di 18 anni caduta dal balcone di un hotel vicino a La Valletta a Malta dopo un litigio con il suo fidanzato. In un primo momento era emerso che il 27enne, durante l'interrogato con la polizia maltese e il giudice Jean Paul Grech, avesse ammesso "lesioni personali lievi" indagandolo per violenza domestica nei confronti della fidanzata tanto che era scattato un divieto di avvicinamento. La ragazza fortunatamente, dopo un volo dal quarto piano, è caduta su un tendone del ristorante sotto l'hotel. Subito è stata soccorsa e in ospedale è stata sottoposta a un'operazione alla schiena: non è in pericolo di vita. Intanto però dopo l'interrogatorio a Malta Alessio Lupo è tornato in Sardegna. In Procura a Sassari è stato aperto un fascicolo e lui è iscritto nel registro degli indagati.

Una volta in Italia il 27enne ha cambiato la sua versione dei fatti. Al programma tv Pomeriggio Cinque ha ribadito di non aver aggredito Claudia, arrivando a precisare: "Filmavo i nostri litigi per tutelarmi, perché ultimamente stavano sempre di più diventando burrascosi e pesanti". Infine ha aggiunto: "Vorrei che tutto questo finisse il prima possibile". Ma cosa è successo allora davanti al giudice a Malta? L'avvocato del 27enne, il legale Egidio Caredda, ha precisato che la dichiarazione del suo assistito è da ritenersi falsa: "Alessio Lupo è stato persuaso lì a Malta: se voleva avere il rimpatrio doveva fare una dichiarazione di ammissione di responsabilità. Gli avevano detto che era l’unico modo per far rientro a casa, altrimenti sarebbe rimasto in prigione".

Poco dopo la scampata tragedia Claudia Chessa aveva affidato le sue prime parole al padre, riportate poi all'Ansa: "Non mi sono buttata, stavo scappando dall'aggressione del mio fidanzato e l'unica via d'uscita era buttarmi dal balcone". Poi il padre ha aggiunto: "Mia figlia non è pazza, non si è lanciata dal balcone per un semplice litigio".

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