Cadaveri dei due amici nel Po. Gli esami tossicologici: “Avevano alcol nel sangue”
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Tracce di alcol sono state trovate nel sangue di Ramsey Alrae Keiron e John Blair Rashad Randy, i due giovani delle Bahamas i cui corpi sono stati recuperati nel fiume Po la scorsa settimana a Torino. E' quanto emerge da una prima anticipazione dell'esito dell'analisi tossicologica comunicata da un medico legale agli inquirenti. I test avrebbero escluso l'assunzione di sostanze stupefacenti e alcuni farmaci da parte dei due giovani. Ulteriori esami sono in corso. L'autopsia effettuata lunedì dal medico legale Paola Rapetti ha individuato la causa della morte nell'annegamento: i due cadaveri infatti hanno riportato un'emorragia della rocca petrosa, segno rado ma distintivo delle morti per quella causa. L'inchiesta sulle morti è condotta dalla Squadra mobile della questura di Torino coordinata dai sostituti procuratori Enzo Bucarelli e Giulia Rizzo.
I cadaveri dei due uomini sono stati ritrovati la scorsa settimana: il primo è stato quello del ventinovenne Alraé Ramsey, collaboratore di un ministero delle Bahamas, che era riverso nelle acque del fiume Po, all'altezza del ponte Isabella. Il giorno seguente, sempre nel Po, è stato trovato anche il suo amico e connazionale, con cui aveva affittato per alcuni giorni una casa a Torino. Il suo corpo è stato ripescato all'altezza di Lungopo Antonelli, vicino a piazza Chiaves. Si chiamava Blair Rashad Randy John, studiava alla Saint Mary's University di Londra, anche lui originario della Bahamas, ma viveva in Canada. I due – che si conoscevano da tempo – avevano deciso di incontrarsi a Torino insieme a un altro amico che tuttavia non si è mai presentato. I genitori dei due ragazzi che hanno perso la vita sono convinti che non si sia trattato di un incidente; a destare sospetti anche il fatto che non sarebbero ancora state ritrovate le loro valigie.