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Gabriele trovato nel cassonetto a Biella con calza di nylon in testa: arrestati 4 amici per omicidio

La vittima è stata identificata come un uomo di 33 anni, Gabriele Maffeo. I quattro fermati, 3 uomini e una donna, sono accusati di averlo ucciso e di essersi disfatti del cadavere gettandolo nel cassonetto dei rifiuti nel quartiere Chiavazza di Biella dove è stato poi rinvenuto da una passante.
A cura di Antonio Palma
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Svolta nel caso del cadavere di un uomo di 33 anni, Gabriele Maffeo, trovato in un cassonetto della spazzatura tra le strade di Biella nella serata di sabato. La polizia ha sottoposto a fermo quattro persone: si tratta di una donna e tre uomini che ora devono rispondere della pesantissima accusa di omicidio e soppressione di cadavere. Si tratterebbe di amici e conoscenti della vittima.

I soggetti, tra i 24 e i 42 anni e tutti residenti nel Biellese, sono accusati di aver ucciso l'uomo e di essersi disfatti del cadavere ieri, gettandolo nel cassonetto dei rifiuti nel quartiere Chiavazza di Biella dove è stato poi rinvenuto da una passante.

L'allarme infatti è stato lanciato solo nella prima serata di sabato, intorno alle 19, quando una residente della zona, uscita per buttare la spazzatura, si è accorta della presenza del cadavere di un uomo nel cassonetto e ha chiamato la polizia. Sul posto, in via Coppa, è subito intervenuta una pattuglia della squadra volante che ha constatato l'effettiva presenza del corpo senza vita di un uomo facendo scattare le indagini.

L'area è stata transennata e sono stati allertati il pm di turno e il medico legale, oltre ai reparti della scientifica. La vittima è stata successivamente identificata come un uomo di 33 anni, Gabriele Maffeo, residente nel Biellese e già noto alle forze di polizia. Il suo corpo senza vita era stato avvolto in un telo di plastica con in testa una calza di nylon. A un primo esame esterno del cadavere da parte del medico legale, l'uomo presentava ecchimosi sul corpo, volto tumefatto e ferite lacero contuse in faccia.

Vista la scena e le condizioni in cui è stato ritrovato il cadavere, le indagini si sono subito indirizzate verso l'omicidio. Poche ore dopo, a seguito degli accertamenti investigativi, gli inquirenti hanno rivolto le loro attenzioni verso i quattro soggetti, posti in stato di fermo in attesa della decisione dell'autorità giudiziaria.

I quattro sono indiziati del delitto di omicidio in concorso e soppressione di cadavere e sono stati portati in carcere a Biella e Vercelli. Le indagini della squadra mobile, però, proseguono anche per chiarire con certezza i motivi del delitto.

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