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Cadavere sul Monte Rosa: è una donna con le ciaspole, era dispersa da ieri

Sabato la escursionista, di nazionalità russa, nonostante il forte maltempo si era avventurata da sola sul ghiacciaio del Lys diretta a Zermatt: invano una guida alpina le aveva consigliato un altro percorso. Ora bisogna recuperare il corpo.
A cura di Biagio Chiariello
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Risultava dispersa da sabato nella zona del ghiacciaio del Lys, nel versante Sud del Monte Rosa, dopo aver lasciato il rifugio Margherita con le ciaspole. Stamattina il corpo dell’escursionista, una donna di nazionalità russa, è stato avvistato sotto la Ludwighouse, a quota 4200 metri, tra Punta Parrot e il Corno Nero. I soccorritori non sembravano aver dubbi sul fatto che per la donna non ci sia più nulla da fare. Dal punto di osservazione in cui si trova l’elicottero dei soccorsi, il corpo infatti non si muove. Il cadavere sarà recuperato quando le condizioni meteo lo consentiranno: soltanto allora potranno essere effettuate le operazioni di riconoscimento.

L’escursionista aveva lasciato sabato pomeriggio il rifugio Margherita con le ciaspole ed era stata notata da una guida alpina, che le aveva sconsigliato di procedere verso Zermatt, in territorio svizzero, considerate la difficoltà dell'itinerario e le previsioni di peggioramento della situazione meteorologica. Era quindi stata dirottata verso il rifugio Mantova (3.495 metri), a Gressoney-La-Trinité , dove però non è mai arrivata. Inutili i tentativi di rintracciarla, anche con l’elicottero dei soccorsi, per la fitta nebbia che ieri investiva la zona.  Era stata cercata al rifugio Balmenhorn e a Capanna Gnifetti, ma senza risultati. Il suo telefono cellulare risultava staccato da sabato sera

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