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Andreea Rabciuc morta a Jesi

Il cadavere ritrovato nel Po non è quello di Andreea Alice Rabciuc

Di chi è il corpo trovato mutilato e senza testa in Polesine lo scorso 5 aprile? Nelle ultime ore si era fatta largo l’ipotesi che possa trattarsi della campionessa di tiro a segno scomparsa l’11 marzo dopo una festa in provincia di Ancona. Ma diversi elementi non combaciano. Già escluse le piste che portavano a Isabella Noventa, Samira El Attar e Saman Abbas.
A cura di Biagio Chiariello
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Non è di Andreea Alice Rabciuc il cadavere affiorato il 5 aprile nelle acque del Po vicino alla curva Malcanton, nei pressi di Occhiobello in provincia di Rovigo, rinvenuto da un tecnico dell'Aipo che controllava le sponde col suo barchino. La 27enne rumena è scomparsa dall’11 marzo dopo una festa in un casolare a Maiolati Spontini (Ancona), ma il corpo ritrovato l'altro giorno non il è suo. Va peraltro detto che distanza tra il luogo in cui Rabciuc è stata vista l’ultima volta e quello del ritrovamento del borsone con all'interno il corpo è di 280 chilometri.

Chi è Andreea Alice Rabciuc

Andreea Alice Rabciuc, campionessa di tiro a segno, è scomparsa dalle campagne di Montecarotto, in provincia di Ancona, dopo aver partecipato a una festa in un casolare, insieme al fidanzato e a una coppia di amici, uno dei quali proprietario della struttura. La 27enne, stando alle ricostruzioni, si sarebbe allontanata verso le sette, a piedi, dopo aver litigato con il compagno. Prima di imboccare la strada che porta verso Moie, inoltre, avrebbe lasciato il cellulare al fidanzato. Quest'ultimo su Facebook in precedenza aveva pubblicato un post con la foto di un water scrivendo "questo è il trono adatto a te" e una serie di brutte parole e una frase finale dal significato, in romeno, di addio per sempre. Ieri sera a "Chi l'ha visto?", ha detto che il post non era riferito ad Andreea, aggiungendo: "io non sono colpevole, io non ho fatto niente, i carabinieri mi hanno detto di non rilasciare interviste".

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Dubbi dei carabinieri

I carabinieri erano stati sin da subito scettici per via di alcuni tatuaggi sul corpo della 27enne scomparsa (in particolare un girasole sul braccio) che non sono presenti sui resti ritrovati in Polesine. La procura di Rovigo è ancora in
attesa dell'esame del Dna dal cadavere e l'incrocio con quelli presenti nelle banche dati delle forze dell'ordine non ha dato
indicazioni per provare a risalire all'identità della vittima. Quel che è certo è che il corpo mutilato e senza testa appartiene a quello di una donna giovane sulla trentina.

Il corpo non è di Isabella Noventa o di Saman Abbas

Il medico legale, che ha svolto l'autopsia sul cadavere emerso dal fiume, ha stabilito che la data dell'omicidio risalirebbe ad un intervallo che va da una a tre settimane dal giorno in cui è stato rinvenuto. Quindi è è certo che il corpo ritrovato non sia quello di Isabella Noventa, uccisa nel 2016 dall'ex fidanzato Freddy Sorgato con la complicità della sorella e dell'amante. Sorgato aveva peraltro confessato di aver gettato il cadavere della donna nel fiume Brenta, avvolto in sacchetti di plastica, mentre il corpo recuperato era come detto in un borsone. Da escludere poi che si possa trattare di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile di un anno fa. Si era fatto anche il nome di Samira El Attar, la donna 43enne marocchina uccisa nel 2019 a Padova. Ma anche questa ipotesi pare da scartare.

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