Cadavere ritrovato in un borsone nel Po: “La vittima è morta da meno di un mese”
C'era anche una maglietta viola all'interno del borsone nel quale è stato trovato il cadavere di una donna ancora senza un nome. Il corpo senza vita è stato individuato due giorni fa nelle acque del Po, vicino a Occhiobello (Rovigo). Secondo i primi accertamenti, il cadavere è stato mutilato ed è privo della testa. Apparterrebbe a una giovane donna, forse neppure trentenne. La vittima sarebbe morta in un intervallo di tempo che va da una a tre settimane dalla data del ritrovamento. Si occupa del caso la procura della Repubblica di Rovigo: il fascicolo aperto contro ignoti si basa sull'ipotesi di omicidio ed è assegnato al pubblico ministero Andrea Bigiardini. Il magistrato sta attendendo che sia ricavato il Dna della vittima per incrociarlo con le banche dati delle forze dell'ordine, nella speranza di dare un volto alla donna uccisa.
Gli elementi emersi sulla vittima (più o meno trentenne dalla pelle chiara e morta da poche settimane) hanno portato all'esclusione di piste percorse inizialmente. Si pensava infatti che potesse trattarsi di Samira El Attar, uccisa dal marito vicino Padova nell'ottobre 2019 e Saman Abbas, scomparsa a Novellara il 30 aprile 2021. Qualche certezza in più potrà essere data solo dall'esame del Dna e da ulteriori accertamenti sul corpo mutilato. Si cercano infatti eventuali tracce di Dna di una terza persona per risalire così anche all'identità del presunto e probabile assassino. Si lavora sulle segnalazioni di donne scomparse nelle ultime settimane, restringendo il campo lungo il Po tra Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Il corpo si trovava in acqua da meno di un mese: la secca avrebbe fatto incagliare il borsone che è poi stato notato da un dipendente dell'Aipo.
Nelle scorse ore i Carabinieri di Rovigo avevano ipotizzato che la donna potesse essere stata uccisa in una zona più lontana rispetto a Occhiobello. Sarebbe stata la corrente del fiume a trascinare il borsone a valle. Per questo le forze dell'ordine hanno allertato tutti i comandi e le stazioni a monte del Po.