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Cadavere mutilato trovato in mare a Santa Margherita: “19enne ucciso con un punteruolo al cuore”

Secondo i risultati dell’autopsia, effettuata dal medico legale Davide Bedocchi, Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, l’immigrato egiziano di 19 anni trovato lunedì sera senza vita, mutilato e decapitato nello specchio d’acqua davanti al porto di Santa Margherita Ligure, è stato ucciso: “Colpito al cuore con un punteruolo”.
A cura di Ida Artiaco
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Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, l’immigrato egiziano di 19 anni trovato lunedì sera senza vita, mutilato e decapitato nello specchio d’acqua davanti al porto di Santa Margherita Ligure, è stato ucciso. È questa la svolta a cui hanno portato nelle scorse ore le indagini condotte dagli inquirenti e i risultati dell'autopsia, effettuata dal medico legale Davide Bedocchi.

"Abdalla è morto perché qualcuno lo ha colpito al cuore con un’arma, verosimilmente un punteruolo", ha spiegato l'esperto. Ma come sia avvenuto il delitto resta un mistero e tante sono ancora le domande a cui dare risposta. A cominciare dal fatto che il ragazzo aveva le mani e la testa tagliate. Gli arti sono tornati a galla alla foce dell'Entella, a Chiavari, del capo non si hanno notizie. Ancora non si capisce se ciò sia avvenuto a causa dell’impatto con l’elica di una imbarcazione dopo che il corpo era stato gettato in acqua dal killer, oppure se sia stato compiuto dallo stesso assassino.

Secondo il medico il decesso sarebbe avvenuto tra sabato e lunedì scorsi, mentre non è chiaro il luogo dell’omicidio. "Per il momento non possiamo dire nulla di più che confermare il decesso per il colpo al cuore", ha dichiarato il procuratore capo Nicola Piacente, mentre proseguono le indagini.

Nelle ultime ore sono stati sentiti dagli inquirenti alcuni amici della giovane vittima, arrivata in Italia nel 2021. Da allora si divideva, come riporta Il Secolo XIX,  tra l’impiego da parrucchiere e una piccola attività di spaccio, che seppure mai censita dalle forze dell’ordine in maniera formale, sta emergendo significativamente proprio grazie alle testimonianze di alcuni conoscenti e agli approfondimenti dei carabinieri, che hanno raccolto le dichiarazioni anche di numerosi operatori e tutor che si erano presi cura di Mahmoud negli ultimi due anni. Non aveva precedenti penali e negli ultimi mesi era stato seguito da una cooperativa locale.

È inoltre ritenuta interessante la deposizione del fratello della vittima, che si è presentato ai carabinieri di Genova per essere interrogato. Residente nel Milanese, ha riferito d’aver avuto notizia del decesso del fratello "dai siti Internet e dai telegiornali in tv". Sentito per due ore, ha aggiunto di non aver avuto contatti col diciannovenne negli ultimissimi tempi. L'ultima volta che lo ha sentito è stato più di una settimana fa.

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