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Cadavere fiume Po, carabinieri a Fanpage.it: “Guardate la camicia blu, ha molti dettagli”

Il Tenente Colonnello Umberto Carpin dell’Arma dei Carabinieri a Fanpage.it sul cadavere riemerso dal Po: “Dopo aver diramato le foto degli indumenti della ragazza non siamo stati contattati ancora da nessuno. Riponiamo le nostre speranze nel test del DNA”.
A cura di Elia Cavarzan
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Per arrivare a identificare il corpo della ragazza rinvenuto il 4 aprile scorso lungo le rive del fiume Po, a Occhiobello in provincia di Rovigo, la strategia degli inquirenti sembra ormai essere arrivata a un punto di svolta. L'aver diramato le foto degli indumenti che la vittima indossava quando fu uccisa e le analisi del DNA in corso e il successivo raffronto sulla banca dati nazionale, dovrebbero portare a una svolta.

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Fanpage.it ha parlato con il Tenente Colonnello Umberto Carpin, Carabinieri di Rovigo, approfondendo i dettagli sullo stato delle indagini in corso. Gli chiediamo subito se qualcuno ha contattato il Comando per aver riconosciuto gli indumenti della vittima. "Ancora niente", ci spiega Carpin: "Deve considerare che la scelta di rendere note le immagini degli indumenti della vittima potrebbe essere cruciale per le indagini, infatti, la camicia azzurra si presta a essere molto riconoscibile da amici, parenti e conoscenti. Ha tantissimi dettagli. Potrebbe veramente indirizzare compiutamente le indagini già in corso".

E se non dovesse funzionare? Quali saranno i prossimi passi? "Noi riponiamo ancora molte speranze sul test del DNA. Ci stiamo infatti muovendo anche in quella direzione sperando di avere fortuna. Non appena abbiamo l'elaborazione definitiva sui campioni processati al cadavere potremo confrontare gli esiti con la banca nazionale del DNA. A quel punto c'è soltanto da sperare di avere un riscontro, magari con un parente, un familiare e arrivare così a ricostruire l'intera vicenda", spiegano i carabinieri.

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L'impiego di forze è un altro punto che cerchiamo di approfondire. "Al momento è in piedi una grande collaborazione tra diversi comandi dell'Arma italiani e con l'unità che si occupa delle persone scomparse", ci spiega il Tenente Col. Umberto Carpin, "la nostra necessità ora come ora, è quella di identificare nel più breve tempo possibile il cadavere per arrivare alla scena del crimine e avviare tutte quelle procedure di rastrellamento della zona per raccogliere indizi, prove e campionamenti".

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