Cadavere di una donna trovato in riva al mare a Pescara: indagini in corso

Il cadavere di una donna è stato rinvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 19 febbraio, sulla spiaggia di Pescara, al confine con Montesilvano, davanti allo stabilimento Pepito Beach.
A lanciare l'allarme è stato un passante che ha notato il corpo sul bagnasciuga e ha chiamato il numero unico per le emergenze 112. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini della Guardia Costiera, della Polizia di Stato e del personale medico del 118. Poco dopo la donna è stata identificata, si tratta di un'anziana abruzzese di 90 anni.
Gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità della signora grazie ai documenti che sono stati rinvenuti all'interno di un borsone tra gli scogli, vicino al luogo dove si trovava il corpo. I familiari sono stati subito avvertiti.
A quanto si apprende, da un primo esame effettuato sul cadavere, non sono stati riscontrati segni di violenza. Inoltre, pare che la salma non sia rimasta in acqua per troppo tempo. È quindi molto probabile che il decesso non risalga a diversi giorni fa. Le indagini sono in corso per tentare di ricostruire l'esatta dinamica e le cause del decesso.
Al momento non si esclude alcuna ipotesi. Secondo gli investigatori, la donna potrebbe essersi sentita male mentre faceva sport sul bagnasciuga, dato che è stata trovata con indosso vestiti per fare jogging. Restano plausibili anche quelle della caduta accidentale o del gesto volontario, si legge su Il Messaggero.
L’area è stata delimitata per consentire i rilievi del caso e raccogliere elementi utili. Gli investigatori hanno anche ascoltato le testimonianze delle persone presenti sul posto.
Il magistrato di turno ha richiesto l'intervento del medico legale, giunto sul posto intorno alle 12.00, e la salma è stata messa a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Le immagini riprese dalle telecamere dello stabilimento Pepito Beach potrebbero aver immortalato gli ultimi istanti di vita della donna e contribuire a far luce sull'accaduto.