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Butta la moglie giù dal balcone e poi si uccide

Un anziano uccide la moglie malata di Alzheimer e poi si toglie la vita seguendola in un volo di quattro piani. Dopo otto anni la malattia aveva costretta la donna su una sedia a rotelle.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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ambulanza 118

Non riusciva più a sopportare di vedere l'amore della sua vita su una sedia a rotelle e senza memoria del passato vissuto insieme. Dopo una vita condivisa, nella gioia e nel dolore, ha deciso che era arrivato il momento di condividere anche la fine. Tragedia a Bologna dove si è consumato un omicidio – suicidio di una coppia di anziani. L'uomo ha fatto una scelta gravissima decidendo di uccidere la moglie gravemente malata prima di suicidarsi.

L'anziano ha lanciato la moglie dal balcone per poi seguirla nella stessa sorte suicidandosi con un volo di quattro piani. Per l'anziano non c'è stato nulla da fare, morto sul colpo, mentre la donna in un primo momento era riuscita a sopravvivere all'impatto con l'asfalto, morendo poi per le ferite riportate nel più vicino ospedale.

La coppia abitava in un appartamento in via Quirino di Marzio, periferia del capoluogo emiliano. L'uomo, nel volo fatale, è precipitato sul balcone del primo piano perdendo la vita all'istante mentre la donna è caduta nella zona antistante ai garage. Nonostante il volo di quattro piani l'anziana era ancora viva quando sono arrivati i soccorsi del 118. Inutile però la corsa in ospedale Maggiore visto che ha perso la vita appena giunta nel nosocomio.

Un gesto estremo quello dell'anziano che trova però un movente nella malattia che da tempo aveva colpito la consorte. Erano otto anni che la moglie soffriva di Alzheimer. La terribile malattia si era aggravata negli ultimi tempi costringendola addirittura su una sedia a rotelle. Dopo anni di assistenza l'anziano non ha più retto al dolore di vedere la sua donna ridotta ad un vegetale ed ha progettato e messo a segno il gesto estremo. Difficile, viste le condizioni della donna, capire se anche lei avesse scelto porre fine alla sua sofferenza.

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