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Incidente del bus a Mestre

Bus precipitato dal cavalcavia a Mestre: l’autista Alberto Rizzotto non ha avuto un malore, cuore era sano

L’ultima perizia sul cuore di Alberto Rizzotto, l’autista alla guida del bus precipitato da un cavalcavia a Mestre il 3 ottobre, non ha avuto un malore prima dell’incidente in cui ha perso la vita insieme ad altre 20 persone. L’esame ha escluso che il 40enne abbia avuto problemi cardiaci, ora si attendono i risultati degli accertamenti sullo sterzo del bus e sul guardrail che il mezzo ha sfondato, cadendo nel vuoto.
A cura di Eleonora Panseri
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Alberto Rizzotto, l'autista che si trovava alla guida del bus precipitato da un cavalcavia a Mestre il 3 ottobre scorso, non ha avuto un malore prima dell'incidente in cui ha perso la vita insieme ad altre 20 persone. A escluderlo è stata l'ultima perizia sul muscolo cardiaco dell'uomo, dalla quale è risultato che Rizzotto non aveva problemi al cuore.

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Come si legge su Il Gazzettin, la relazione conclusiva è stata depositata e messa a disposizione delle parti processuali. L'uomo, 40 anni, è deceduto per lo sfondamento del cranio, a seguito della caduta del pullman, da un'altezza di oltre 10 metri. Questi sono stati i risultati medico-legali, ora si attendono quelli delle perizie sullo sterzo del bus, per verificare l’ipotesi di un possibile guasto, e sul guardrail per capire se la presenza di una struttura non a norma abbia contribuito a quanto accaduto.

La perizia sul cuore di Rizzotto

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L'esame specialistico sull'organo cardiaco del 40enne, affidato alla cardiologa dell'università di Padova Cristina Basso e ad altri esperti dalla pubblico ministero Laura Cameli, era iniziato il 28 novembre. L’autopsia sul corpo dell'autista effettuata in precedenza aveva escluso malori evidenti e individuato come causa della morte la frattura del cranio causata dalla caduta del mezzo.

Ma era stato lo stesso medico legale che se ne era occupato, il professor Guido Viel, a proporre di eseguire ulteriori esami cardiologici specialistici per verificare l'esistenza di una presunta anomalia che era stata notata durante l'esame, ora esclusa.

Chi sono le 21 vittime dell'incidente

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Ventuno sono le persone che hanno perso la vita nella caduta del bus: Alberto Rizzotto (italiano), Annette Pearly Arendse (1965, sudafricana), Maciel Arnaud (1967, portoghese), Antonela Bakovic (1997, croata), Anne Eleen Berger (1991, croata), Serhii Beskorovainov (1953, cinese con cittadinanza ucraina), Tetiana Beskorovainova (1954, moldava con cittadinanza ucraina), Gualter Augusto Carvalhido Maio (1965, portoghese), Charlotte Nima Frommerherz (2022, tedesca), Siddharta Jonathan Grasse (1995, tedesco), Vasyl Lomakin (1953, ucraino), Daria Lomakina (2013, ucraina), Anastasiia Morozova (2011, ucraina), Aurora Maria Ogrezeanu (2015, romena), Georgiana Elena Ogrezeanu (2010, romena), Mihaela Loredana Ogrezeanu (1981, romena), Mircea Gabriel Ogrezeanu (1978, romeno), Iryna Pashchenko (1993, ucraina), Liubov Shyshkarova (1993, ucraino), Dmytro Sierov (1990, ucraino). Tra le vittime anche Antonela Bakovic, ventenne croata in viaggio di nozze col marito rimasto ferito.

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