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Incidente del bus a Mestre

Incidente Mestre, viaggio di nozze tragico per due sposi croati: lui ferito, lei morta, era incinta

Tra le vittime dell’incidente avvenuto ieri a Mestre anche una coppia di sposi croati. I due erano in viaggio di nozze: lei è morta, mentre il marito è ferito. Si chiamavano Antonela Perkovicc e Marco Bakovic.
A cura di Davide Falcioni
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Quando avevano deciso di andare in luna di miele a Venezia credevano che quello sarebbe stato un viaggio indimenticabile, uno dei più belli della loro vita. Non avrebbero mai potuto immaginare che invece si sarebbe trasformato nel peggiore degli incubi: a bordo dell'autobus che ieri è precipitato da un cavalcavia a Mestre infatti c'era anche una coppia di neo-sposi croati, Antonela Perkovicc e Marco Bakovic. I due aspettavano un figlio.

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Tra le vittime anche una donna e un uomo croato

A confermarlo il sito di news 24Sata.hr, secondo cui tra le ventuno vittime dell'incidente c'è anche una giovane donna croata, di una ventina d'anni, in viaggio di nozze con il marito. L'uomo, connazionale della ragazza, è ricoverato all'ospedale di Mirano: è rimasto ferito nello schianto ma non sono note con precisione le sue condizioni.

Stando a quanto riferiscono i media croati i due giovani provenivano dalla zona di Spalato, in Dalmazia. Si sarebbero sposati una ventina di giorni fa e avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio per coronare il loro sogno d'amore. Una luna di miele da favola in una delle città più belle del mondo. Il loro viaggio tuttavia è finito in tragedia. All'ospedale dell'Angelo di Mestre ci sono anche cronisti croati, per avere informazioni sulle condizioni dei loro connazionali.

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Le due vittime alloggiavano al campeggio Hu di Marghera

I due giovani sposi avrebbero deciso ieri di partecipare alla gita dal campeggio Hu di Marghera, dove soggiornavano anche gli altri turisti morti e feriti nell'incidente stradale. Il gruppo era composto di persone di diverse nazionalità: tedeschi, ucraini, austriaci, almeno un francese e spagnoli. Alcuni nuclei erano in vacanza insieme, altri non si conoscevano.

Di alcuni di loro sono proseguite per tutto il giorno le operazioni di identificazione, mentre alcuni parenti sono arrivati all'ospedale dell'Angelo e portati in una stanza, presidiata anche dalla Polizia, dove hanno supporto dall'equipe di psichiatri e psicologi dell'ospedale.

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