Bus precipitato a Mestre, folla al funerale di Alberto Rizzotto: “Trauma moltiplicato 21 volte”
"Una tragedia che ha strappato alla vita Alberto e altre 20 persone e ha lasciato altri feriti in ospedale facendo precipitare nell'angoscia tante famiglie. Si affollano e rincorrono mille domande anche sulle cause dell'incidente ancora al vaglio degli inquirenti".
Comincia così l'omelia che Don Alberto Basso ha fatto durante il funerale di Alberto Rizzotto, il 40enne autista del bus elettrico che lo scorso 3 ottobre è precipitato dal cavalcavia Vempa di Mestre e poi ha preso fuoco. Le esequie si sono tenute a Tezze di Piave davanti ad un migliaio di persone. Molte sono rimaste all'esterno della chiesa, dove è stato parcheggiato un autobus con la sua foto.
"Non si possono placare quei profondi interrogativi sul senso della vita e della morte e sulla verità dell'uomo che per un tratto c'è e lo vedi seguire la sua corsa e un momento dopo svolta e non c'è più – ha continuato il sacerdote -. Una casualità imprevedibile, forse una concomitanza di fattori, ha interrotto quella straordinaria avventura che è l'esistenza, fatta di progetti e sentimenti. Un trauma moltiplicato 21 volte che pesa e toglie il respiro".
Poi, il ricordo di Alberto, "una persona responsabile e prudente, appassionata al suo lavoro, premurosa verso il prossimo. L'autobs che guidava era nuovo, eppure non è bastato. Noi ci crediamo in controllo, padroni della vita, e poi improvvisamente facciamo i conti con una crepa, una qualche voragine che si apre davanti a noi e inghiottisce ogni cosa. Tragedie come queste ci scoprono fragili e piccoli, con domande senza risposta. Non siamo padroni della vita, possiamo solo riceverla in dono, custodirla e poi piangerla nell'ora della morte con cuore umile".
Proprio qualche giorno fa erano stati resi noti i risultati preliminari dell'autopsia effettuata sul corpo di Alberto, che avevano evidenziato l'assenza di alcun tipo di malore, anche se la conferma arriverà solo quando saranno completati tutti gli esami.
Intanto, restano attualmente ricoverati presso gli ospedali del Veneto 8 pazienti coinvolti nell'incidente del pullman a Mestre. Quattro di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), due nei reparti di chirurgia, uno in chirurgia plastica, uno in neurochirurgia. Nel pomeriggio di ieri è stata trasferita in Germania una donna tedesca di 27 anni ricoverata all'ospedale di Mestre. I pazienti sono 7 adulti (5 donne, 2 uomini) e una bambina in gravi condizioni. Cinque sono ucraini, uno tedesco e due spagnoli.