Bunga Bunga: Berlusconi, Ruby e l’“oscuro” significato del tormentone mediatico
Bunga Bunga. Il nuovo tormentone della politica italiana ricalca il Waka Waka dei Mondiali, ma ha poco a che fare con Shakira. Le due paroline sono balzate agli onori della cronaca dopo il caso “Ruby”, nuova “gatta da pelare” per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Secondo le dichiarazioni della neo-maggiorenne marocchina il premier avrebbe partecipato a diverse cene con varie ragazze come ospiti. A farla da padrone, oltre al presidente del Consiglio, altri nomi celebri, come quello del noto agente dei Vip Lele Mora e di Emilio Fede, direttore del TG4.
Con Bunga Bunga si allude al “dopo-cena” che alcune delle ragazze presenti avrebbero trascorso con Berlusconi, Fede e Mora. Un’usanza che il presidente del Consiglio avrebbe ereditato dall’amico e leader libico Gheddafi. Senza voler entrare troppo nei dettagli, nel gergo degli ospiti di Arcore Bunga Bunga equivale a una particolare posizione assunta nel fare l’amore.
Che siano confessioni prive di valore o eventi realmente accaduti, le parole di Ruby Rubacuori e degli stessi Berlusconi e Fede hanno portato alla ribalta il Bunga Bunga, facendolo divenire il vero tormentone del momento. Un tam-tam che ha convinto Elio e Le Storie Tese a lanciare una nuova hit, sulle note di Waka Waka, presentata durante la trasmissione di Serena Dandini “Parla con me”. Una canzone che prende in giro i personaggi coinvolti nella vicenda: “Bunga Bunga con Fede, Bunga Bunga con Lele, se non stai attento vai in galera per colpa dell’Africa”.