Budrio saluta il barista Davide Fabbri. Ancora ricercato l’ex militare russo Vaclavic
I Carabinieri sono sulle tracce del sospettato numero uno, mentre nella giornata di venerdì parenti, amici e concittadini hanno portato l'ultimo saluto a Davide Fabbri, il cinquantaduenne ucciso nel suo bar sabato primo aprile a Riccardina, frazione di Budrio, in provincia di Bologna. All'omaggio alla camera ardente è seguita la processione verso la chiesa di Pieve. La moglie della vittima, Maria, visibilmente addolorata, era accanto alla bara quando è tornata a chiedersi "ma perché? Come farò senza Davide?". All'ingresso della camera ardente in ospedale era presente anche il pm Valter Giovannini. Fuori alla chiesa sono stati installati degli altoparlanti per permettere di ascoltare l'omelia a quanti non sono riusciti ad entrare nell'edificio. Seduto in prima fila anche Franco, il padre di Davide Fabbri.
L'omicidio
Il primo aprile, intorno alle 21,30, nel bar Gallo a Budrio un uomo di bassa statura intima a Davide Fabbri, puntandogli contro un'arma da fuoco, di dare tutti i soldi. Questi oppone resistenza, diversi colpi vengono esplosi fino all'ultimo che colpisce alla tesa Fabbri e lo uccide sul colpo. Nel frattempo scende dal piano superiore la moglie della vittima, che si trova faccia a faccia con il rapitore e ha il tempo di realizzare quanto accaduto. Al criminale grida "Che fai? Vuoi ammazzare anche me?", ma l'uomo scappa.
Igor Vaclavic, il sospettato numero uno
Durante la rapina erano presenti nel locale diversi clienti, le cui testimonianze, confrontate con le immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno indirizzato gli inquirenti verso un rapinatore già ricercato dalle forze dell'ordine: Igor Vaclavic, 41 anni, russo e noto nell'ambiente per essere stato un militare nel proprio paese. Secondo testimonianze di suoi ex complici, Vaclavic sarebbe stato protagonista in passato di diverse rapine e azioni gratuitamente violente verso le proprie vittime. Al momento l'ex militare è ricercato dai carabinieri.
