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Brusaferro: “Crescita incidenza è molto significativa. Omicron ha una prevalenza nell’80% dei casi”

“Nei prossimi giorni Omicron sarà sicuramente la variante dominante nel nostro Paese”. Lo ha affermato il presidente dell’Iss in un video di commento ai dati del monitoraggio settimanale.
A cura di Biagio Chiariello
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 “Nelle ultime settimane la crescita dell’incidenza dei casi Covid è molto significativa e l’Rt è sempre sopra soglia. La mappa dell’Italia è caratterizzata un pò in tutte le Province da un rosso scuro che indica alta incidenza e le curve di crescita degli ultimi 14 giorni sono molto significative ad eccezione della PA di Bolzano”. Così Silvio Brusaferro, presidente Iss, nella video presentazione dei dati del monitoraggio regionale Covid. L'esperto spiega che in realtà la crescita riguarda tutti i Paesi Ue "sempre più caratterizzati da un colore omogeneo rosso scuro, che sta ad indicare un’alta incidenza. E questa si traduce in una curva di crescita che caratterizza un po’ tutti, anche se in alcuni Paesi comincia lentamente a piegarsi”.

Prevalenza Omicron

"La variante Omicron ha una prevalenza dell'80.75% su un campione di 2571 sequenze. Sicuramente nei prossimi giorni Omicron sarà variante dominante", ha spiegato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Brusaferro ha inoltre rilevato come l'età media di chi contrae l'infezione è 37 anni, chi viene ricoverato ha invece un'età media di 67 anni e chi decede ha un'età media di 80 anni.

Sui vaccini

"In ogni fascia d'età sta crescendo la percentuale di persone che fanno la terza dose booster, ma anche quella di persone che fanno la prima dose, in particolare nella fascia 5-11 anni che ha raggiunto il 20% mentre la fascia 12-19 ha toccato quasi l'83%. Purtroppo però ancora milioni di italiani non hanno iniziato il ciclo vaccinale" ha detto Brusaferro.

Nuova variante molto virulenta

Su Omicron è intervenuto anche Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute: "La variante è ormai largamente predominante nel nostro Paese e anche se meno virulenta rispetto alla variante delta, è estremamente contagiosa e diffusiva, quindi può determinare una congestione delle strutture ospedaliere" ha detto Rezza aggiungendo "per questo è opportuno continuare a mantenere dei comportamenti ispirati alla massima prudenza e soprattutto fare la vaccinazione di richiamo".

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