Brusaferro: “2,5 milioni over60 senza vaccino, dato critico: con variante Delta serve doppia dose”
"Nell'ultima settimana la maggioranza delle regioni ha una ricrescita dei casi e riguarda le fasce di età 10-19 e 20-29, ci segnala che la gran parte della ricrescita interessa una popolazione fondamentalmente giovanile". A dirlo durante la conferenza stampa sul monitoraggio regionale settimanale dell’andamento epidemiologico della cabina di regia è Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità. Il numero dei Comuni con almeno un caso torna a salire. Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva è per il momento stabile, secondo i dati di Brusaferro. L’indice Rt è in aumento da 0,67 a 0,92 e proiettato a una settimana va a 1,24. “Un andamento che mostra indicatori in crescita e il numero di casi tendono ad aumentare – ha spiegato Brusaferro – mentre l’età mediana di contagiati è di 28 anni e stiamo toccando un picco più basso anche rispetto alla scorsa estate. Cala anche l'età mediana del primo ricovero a 50 anni, mentre quello dei decessi è sempre intorno ai 70 anni", ha aggiunto.
Brusaferro ha quindi parlato dei vaccini anti-Covid sottolineando la necessità soprattutto per gli over 60 di completare il ciclo vaccinale. "Negli over 80 il 90% delle persone ha completato ciclo vaccinale, ma man mano che decresciamo nell’età la quota si riduce molto e sappiamo che oggi in Italia sono 2,5 milioni le persone over 60 che non hanno iniziato la vaccinazione e questo è un bacino di utenza particolarmente critico. È estremamente importante – così il presidente dell’ISS – che queste persone si proteggano per evitare effetti più critici dell’infezione”.
La variante Delta – ha quindi spiegato Brusaferro – è destinata a crescere e in altri paesi sta portando grande aumento di nuovi casi. Il quadro generale della trasmissione dell'infezione torna a peggiorare con molte regioni a rischio moderato. È importante – ha aggiunto durante la conferenza stampa – tracciare i contatti e prevedere le quarantene ed è opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose. Vaccinando i giovani, secondo Brusaferro, possiamo ambire a controllare la pandemia. Brusaferro ha parlato anche dei nuovi parametri su cui si sta lavorando e sono previsti degli incontri anche la prossima settimana. "La maggiore attenzione va però posto sul vaccinare col ciclo completo la popolazione e vaccinare anche la fascia dei più giovani”. L'aumento della trasmissibilità della variante Delta è stimata tra il +33 e +110% e quindi nello scenario peggiore si ipotizza una trasmissibilità nel limite superiore pari a 1,3.
Anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ha parlato della diffusione della variante Delta, “che corre molto e registra un aumento della trasmissibilità del 60% rispetto alla variante Alfa”. Questo virus – ha detto Rezza – è più trasmissibile rispetto a quello dell'estate scorsa e in questo momento sta colpendo soprattutto persone giovani. Dato che sono stati vaccinati prima gli anziani, questi dovrebbero essere protetti dalla malattia grave e quando si vaccineranno in modo sostanzioso i giovani comincerà a rallentare la corsa del virus.