Bruciata dall’ex: Maria Antonietta Rositani respira autonomamente, ma è ancora grave
Respira autonomamente. Queste le ultime notizie dal Policlinico di Bari, dove Maria Antonietta Rositani, la mamma di 42enne bruciata dal suo ex lo scorso marzo, è ricoverata da quattro mesi. La prognosi è ancora riservata, fanno sapere dalla sala di rianimazione, tuttavia si registra un lieve miglioramento delle condizioni della donna, che da quattro giorni è in coma farmacologico indotto per una grave complicazione. L'aggressione è avvenuta il 13 marzo 2019 a Reggio Calabria, dove Antonietta vive. Il suo ex, Ciro Russo, l'ha sorpresa in strada, seduta nella sua auto, e le ha gettato addosso del liquido infiammabile, prima di darle fuoco.
È stata Antonietta stessa a chiamare i soccorsi dopo aver, come lei stessa ha avuto modo di raccontare, spento il suo volto in una pozzanghera. "Penavo solo ai miei figli" raccontò la 42enne che proprio per l'affido di uno dei due figli era oggetto di continue aggressioni da parte dell'ex, Ciro Russo, di Ercolano (Napoli), dove era confinato agli arresti domiciliari in casa dei genitori. Neanche la misura disposta dal giudice è stata sufficiente a trattenere Russo dal compiere quel crimine meditato per cui oggi Antonietta continua a rischiare la vita. Una volta in ospedale Antonietta era stata sottoposta ad alcuni interventi e il suo percorso appariva in lenta, ma costante, risalita, finché, qualche giorno fa è sopraggiunta una complicazione.
La sua famiglia e gli amici più cari sono stretti in preghiera attorno a lei. In tantissimi, anche sui social, stanno condividendo post e immagini dedicate a Maria Antonietta ‘perché sappia che anche da casa gli sono vicini'. Il suo ex, invece, dopo una brevissima fuga è stato recluso in carcere, dove ora attende il processo.